Capcom sotto attacco hacker, richiesto un riscatto milionario

Capcom è stata recentemente vittima di un attacco che ha portato al furto di 1TB di dati sensibili dalle sue reti aziendali.

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a cura di Antonello Buzzi

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Come ben sappiamo, la sicurezza informatica della propria azienda è molto importante per garantire che i dati della stessa compagnia e dei suoi clienti non cadano nelle mani di malintenzionati. Sfortunatamente, gruppi di hacker in cerca di denaro non si fanno scrupoli nel cercare di entrare nei server per estorcere successivamente un riscatto importante.

È proprio quello che è successo al noto sviluppatore nipponico di videogiochi Capcom, che recentemente è stato vittima di un attacco che ha portato al furto di 1TB di dati sensibili dalle sue reti aziendali negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada, come indicato dai colleghi di Bleeping Computer.

Capcom è nota per i suoi iconici franchise di giochi, tra cui Street Fighter, Resident Evil, Devil May Cry, Monster Hunter e Mega Man.

A partire dalle prime ore del mattino del 2 novembre 2020, alcune delle reti del gruppo Capcom hanno riscontrato problemi che hanno influito sull'accesso a determinati sistemi, inclusi e-mail e file server. L'azienda ha confermato che ciò era dovuto ad un accesso non autorizzato effettuato da una terza parte e che ha interrotto alcune operazioni delle sue reti interne a partire dal 2 novembre.

Al momento, Capcom non ha reso noti ulteriori dettagli, ma sembra che l’attacco sia stato condotto dal gruppo Ragnar Locker. Infatti, sembra che gli hacker siano entrati in possesso di file di contabilità, estratti conto bancari, budget e file delle entrate classificati come riservati, documenti fiscali, proprietà intellettuali, informazioni aziendali proprietarie, dati personali di clienti e dipendenti (come passaporti e visti), accordi e contratti aziendali, accordi di non divulgazione e tanto altro ancora.

Se Capcom non pagherà la cifra di 11.000.000 dollari in BitCoin per decrittare 2.000 dispositivi sulle sue reti ed avere informazioni sul metodo utilizzato per penetrare all’interno della sua rete, il gruppo pubblicherà tutti i dati rubati o li rivenderà ad un’asta.

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