Cubitek Tatoo Fire

Recensione - Test dei case Bitfenix Survivor Core, Xigmatek Pantheon e Cubitek Tattoo fire.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Cubitek Tatoo Fire

Il Tatoo di Cubitek è anch'esso un case middle-tower, contraddistinto dal colore del telaio, rosso fiammante, che contrasta con il nero delle superfici esterne. Considerando il vestito "rosso-nero", potrà piacere molto ad alcuni, ma nel contempo essere un affronto alla fede calcistica di altri.

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Costruito in acciaio e plastica, permette d'installare fino a cinque periferiche da 5.25". Le porte di I/O, due USB 2.0, un eSata e i jack per cuffia e microfono, assieme ai pulsanti d'accensione, reset e controllo illuminazione, sono raggruppanti nella parte superiore del case. In questa zona c'è anche un supporto dove poter poggiare lo smartphone o il lettore MP3, che può anche essere collegato tramite un cavo Micro-USB (fornito in dotazione un adattatore MiniUSB-MicroUSB), per la ricarica o il trasferimento dati.

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La paratia laterale, ancorata tramite due viti a ghiera, è munita di una finestra trasparente. All'interno il cestello degli hard disk può ospitare fino a cinque dischi. Per l'installazione sono fornite delle guide. Le schede d'espansione di bloccano in sede con dei ganci automatici, in plastica.