Cubitek Tattoo Fire, continua

Recensione - Test dei case Bitfenix Survivor Core, Xigmatek Pantheon e Cubitek Tattoo fire.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Cubitek Tattoo Fire, continua

L'alimentatore è posto sul fondo. Tra la slitta della scheda madre e la paratia destra c'è sufficiente spazio per nascondere i cavi inutilizzati. Il layout molto semplice lascia spazio per l'instradamento intelligente dei cavi inutilizzati.

Clicca per ingrandire

Clicca per ingrandire

Clicca per ingrandire

All'interno del case sono già installate tre ventole, due in estrazione, dietro e sopra, e una in immissione nella parte anteriore. Non è possibile installare altre ventole. Quella da 140 mm frontale è accessibile dall'esterno, come quella superiore, semplicemente rimuovendo la copertura, tenuta in sede da una clip. La ventola frontale è in tinta con l'interno del case, quindi illuminata con LED rossi.

Clicca per ingrandire

Clicca per ingrandire

Verdetto

Il Cubitek Tattoo Fire è un case abbastanza standard nella forma, estetica e layout, eccezione fatta per l'accostamento di colori, che farà felici alcuni utenti mentre ne farà scappare altri. Ci piace la zona ricavata sopra al tetto, dove si può poggiare e ricaricare un dispositivo portatile. 

###old778###old

Anche la possibilità di accedere dall'esterno alle ventole è benvenuta, poiché permette di pulirle facilmente dalla polvere - è comunque fornito un filtro antipolvere.

Il prezzo è di circa 70 euro, un prezzo giusto per quello che offre.