Chaos nell'universo IM

Negli ultimi anni, non c’è nulla che sia cambiato più delle nostre abitudini e dei nostri comportamenti nella comunicazione. Abbiamo dato uno sguardo ai più famosi sistemi di messagistica instantanea.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Chaos nell'universo IM

Le differenze portano all'incompatibilità

Dal punto di vista dell'utente finale, il gran numero di programmi disponibili crea più che altro delle difficoltà, nel renderli compatibili. Ogni produttore ha creato il proprio protocollo, e pare che i loro sforzi per renderli compatibili non abbiano dato buoni frutti, finora. Quindi, in base ai programmi (o collezione di programmi) IM che avete installato sul vostro PC, potreste trovarvi ad avere problemi nell'utilizzo di alcune funzioni, come per esempio il trasferimento di files da un utente all'altro. In pratica, chi vuole interagire con un gran numero di persone dovrà registrarsi, e installare, diversi programmi, ognuno dei quali ha le sue specifiche. È bene informarsi sulle compatibilità di queste applicazioni, ognuna delle quali segue le proprie regole.

Programmi multi-protcollo

Per evitare di installare diversi client, potete sempre sceglierne uno che supporti diversi protocolli, come Trillian, Miranda, o Pidgin. Il vantaggio sta nel fatto che usano meno risorse che se aveste due o tre programmi IM attivi, e inoltre uniscono tutti i contatti in un unica interfaccia. Anche questi strumenti, pure versatili, sono vulnerabili ai problemi legati alle incompatibilità tra i diversi servizi IM, uno dei quali è la comunicazione video. Quando ci sono aggiornamenti che riguardano i protocolli di rete, questi client multi-protocollo non si aggiornano con la stessa velocità del programma IM da solo, e questo spesso significa l'impossibilità di accedere ad una specifica rete, almeno fino a che non viene pubblicata una versione aggiornata del client.

Multi-protocol IM programs like Miranda aren't seen often enough online.

I programmi multi-protocollo come Miranda finiscono spesso offl-line.

Sistemi chiusi e relativi rischi

I protocolli di comunicazione dei grandi providers sono proprietà dei loro creatori, e non esiste documentazione a riguardo, né codice a cui accedere. Le comunicazioni inoltre, passano attraverso servers centralizzati, anch'essi di proprietà del provider, il che rende gli utenti di queste reti estremamente vulnerabili, nei confronti delle compagnie stesse. I messaggi istantanei possono essere criptati, ma tramite algoritmi forniti dalle stesse società che posseggono le reti, ed, inoltre, funziona solo  se c'è lo stesso client su entrambi i computer che si stanno scambiando il messaggio. Quindi possiamo considerare questi scambi di informazioni "insicuri". Non è difficile intercettare le comunicazioni e leggerle in chiaro, il che rappresenta un rischio importante, per chi vuole farne un uso professionale.

Le licenze d'uso: patti chiari, amicizia lunga?

Oltre ad i rischi di sicurezza presentati da alcune piattaforme - ivi comprese quelle di Microsoft, America Onlne, ICQ Inc. e Yahoo - nemmeno le condizioni di utilizzo di queste reti sono favorevoli. Per esempio, sia AOL che Microsoft proibiscono l'accesso alle loro reti tramite client prodotti da terzi privi di permessi ufficiali, compresi quelli più popolari. Questo significa che programmi come Trillian o Miranda potrebbe funzionare o meno, visto che sono solo "tollerati" dalle reti a cui accedono, che non si assumono nessuna responsabilità quanto alla stabilità della connessione.

Ma c'è di peggio: se scambiate informazioni via ICQ, tutto quello che mandate diventa proprietà di ICQ Inc, così come recitano le condizioni di utilizzo (in inglese). Le condizioni imposte da Microsoft sono meno pesanti, ma non prive di rischi, visto che includono la diffusione gratuita dei contenuti (use, copy, distribute, display, publish and modify your submission, each in connection with the service; publish your name in connection with your submission; and grant these permissions to other persons). Insomma, scrivete qualcosa ed è come darlo via!

In breve, usare uno qualsiasi di questi diffusi programmi è una scelta rischiosa, per via dei diritti che i provider pretendono in cambio del servizio, in riferimento ai contenuti. Se queste condizioni rappresentassero un punto importante per chi decide di installarli, probabilmente non sarebbero mai decollati. Quale azienda o professionista sarebbe disposto a cedere contenuti senza avere un ragionevole tornaconto?