I processori Ryzen stanno per arrivare sul mercato (inizio marzo), ma non per questo le soluzioni AMD esistenti, i chip FX e quelli della serie A, usciranno immediatamente di scena.
Secondo un portavoce dell'azienda interrogato da PC World, non ci sono piani per cambiare l'attuale gamma di chip, ma ci sarà un "raggruppamento" per focalizzarsi sulla fascia a basso costo. Nonostante in queste ore circolino tantissime indiscrezioni, non ci sono certezze su quanti e quali processori Ryzen ci saranno al debutto, se inizialmente solo le soluzioni a 8 core o anche modelli a 6 o 4 core.
Stando alle affermazioni del portavoce, ci sembra di capire che i primi chip Ryzen occuperanno una fascia di prezzo piuttosto alta, con i chip FX e della serie A che rimarranno sul mercato, magari con un taglio dei listini, per coprire le necessità di chi ha budget contenuti.
Questa scelta potrebbe permettere ad AMD di guadagnare ulteriori fette di mercato, oltre a quelle che potrebbe ottenere con le nuove CPU. Secondo PC World, e più in particolare i dati degli analisti di Mercury Research, AMD ha chiuso il 2016 con una quota nel settore x86 del 13,6%, in aumento sul 12,7% del 2015. Intel, di conseguenza, è passata dall'87,1% all'86,3%.
Secondo l'analista Dean McCarron il progresso di AMD si deve in gran parte alle vendite di chip per portatili. Lo stesso analista ritiene che l'azienda avrà difficoltà ad abbandonare marchi come Athlon e Sempron, particolarmente forti in Asia. A un certo punto in futuro però le soluzioni esistenti, già sul mercato da diversi anni, dovranno cedere il passo.
Secondo gli analisti alcuni chip FX di fascia alta, più costosi da realizzare, saranno i primi a essere accantonati, non appena le CPU Ryzen copriranno fasce di mercato meno costose. "Assisteremo a una transizione nel corso dei prossimi 9/12 mesi", ha dichiarato Jim McGregor, principal analyst di Tirias Research.
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