Chip ARM a 64 bit, concorrenza per Intel e AMD

ARM ha un'architettura a 64 bit. Secondo indiscrezioni potrebbe svelarla a breve. La novità potrebbe consentire alle aziende che realizzano chip progettati dalla società inglese di aggredire con maggior convinzione il settore server, anche se permangono altri problemi.

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a cura di Manolo De Agostini

A breve ARM Holdings potrebbe svelare un'architettura a 64 bit. Secondo diversi siti web l'azienda avrebbe già mostrato dei sample privatamente a pochi fortunati. Il passaggio ai 64 bit dovrebbe consentire alle architetture dell'azienda di varcare la porta di settori come quello server, anche se permangono importanti ostacoli come la compatibilità con i software, scritti per architettura x86.

Aziende come Marvell stanno cercando di portare l'architettura ARM sui sistemi per il cloud computing o i print server (Marvell Armada XP: quad-core ARM per il cloud). Non molto tempo fa ARM ha presentato l'architettura Cortex A15, pensata per differenti settori grazie a un design modulare che consentirà di avere modelli multi-core - ma nonostante tutto sempre a 32 bit (ARM Cortex A15 Eagle, quad-core a 2,5 GHz). I 64 bit saranno utili per conferire ai system on chip ARM la capacità d'interfacciarsi con grandi quantitativi di memoria.

L'azienda di Warren East guarda il futuro e vede i server

Intanto nell'ecosistema delle aziende che stanno lavorando sulle architetture ARM per il settore server, si viene a sapere che Smooth-Stone, di cui avevamo parlato ad agosto (Smooth-Stone, CPU ARM per server contro Intel), ha cambiato nome in Calxeda e sta lavorando per portare sul mercato i primi sample nel corso del prossimo anno.

Calxeda ha un budget di 48 milioni di dollari e conta sul supporto di ARM, Advanced Technology Investment Company (ATIC, proprietaria di Globalfoundries), Battery Ventures, Flybridge Partners, Highland Capital Partners e Texas Instruments. L'azienda si sta dando anche un'organizzazione di primo piano grazie all'apporto di alcuni manager di IBM, Marvell e Freescale.

L'obiettivo è fare passi da gigante nell'efficienza energetica. "L'industria ha bisogno di cambiare passo. Miglioramenti modesti nell'efficienza non abbatteranno le barriere che frustrano i clienti oggi. Questo è il motivo per cui sono entrato a far parte di Calxeda: a far sì che questa visione diventi realtà", ha dichiarato Karl Freund, vicepresidente del marketing.