Chipset Intel Serie 9 senza SATA Express: SSD limitati?

Il SATA Express sembra essere stato depennato dalle caratteristiche dei chipset Intel Serie 9. Grazie all'uso di linee PCI Express questa tecnologia consente ai dispositivi collegati, come gli SSD, di non soffrire per i limiti di bandwidth.

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a cura di Manolo De Agostini

I futuri chipset Intel Serie 9 non dovrebbero supportare il SATA Express come invece si pensava sino a poche ore fa. L'interfaccia nasce soprattutto per permettere lo sviluppo di SSD più veloci di quelli attuali, che in questo momento devono scontrarsi con i 600 MB/s assicurati dal SATA III. Basata sullo standard PCI Express, questa tecnologia di interconnessione mette a disposizione 8 Gb/s o 16 Gb/s (1 e 2 GB/s), nel caso si usino una o due linee PCIe 3.0.

Sul sito Vr-Zone però si può vedere un'immagine - estrapolata da documenti ufficiali di Intel - in cui si legge a chiare lettere che il "SATA Express non sarà abilitato sui chipset Serie 9". Quest'ultimi sono attesi al debutto all'incirca a metà del prossimo anno quando l'azienda di Santa Clara rinnoverà la propria gamma di microprocessori desktop con Haswell Refresh, cioè con alcuni modelli più veloci delle attuali proposte Haswell.

Nelle scorse settimane si è anche vociferato dell'arrivo di alcuni modelli Broadwell - le CPU a 14 nanometri di prossima generazione - sul finire del 2014. In particolare si tratta dei modelli della serie K, quindi alcune proposte con moltiplicatore sbloccato capaci, teoricamente, di offrire le migliori prestazioni nella gamma Broadwell. Viene quindi da pensare che Intel voglia riservare il SATA Express a quelle piattaforme piuttosto che aggiungerlo ai design Haswell Refresh, ma è solo una congettura.

Rimaniamo perciò in attesa di ulteriori indiscrezioni, anche perché il SATA Express non è una tecnologia che interessa solo i PC desktop più veloci, ma tutta l'industria. Nell'ottica del progetto Ultrabook (di cui vi abbiamo raccontato nascita ed evoluzione) è cruciale per rendere i portatili ancora più appetibili a fronte di tablet sempre più veloci e completi. Insomma, sarebbe davvero un peccato dover aspettare il 2015 per mandare meritatamente in pensione il SATA III.