Chrome 23 (23.0.1271.64) è la nuova versione stabile del browser di Google disponibile per Windows, Mac, Linux e Chrome Frame. La casa di Mountain View ha attivato l'accelerazione della decodifica dei video tramite la GPU, inserito l'opzione Do Not Track e rivisto il modo in cui gestire le impostazioni della privacy. Andiamo con ordine.
L'uso della GPU, secondo Google, permette di godere di buone prestazioni con i video e incrementare in modo marcato l'autonomia del vostro portatile, in quanto la GPU riesce a gestire meglio il carico di lavoro rispetto alla CPU e a farlo assorbendo meno energia.
"Abilitando la decodifica accelerata dei video tramite la GPU, nei nostri test la batteria è durata il 25% in più". La prova è stata effettuata su un portatile Lenovo T400 con Windows 7 durante la riproduzione di un filmato 1080p H.264 a 30 fps.
Sarà anche molto più semplice visualizzare e controllare le autorizzazioni di qualsiasi sito web per accedere a funzionalità quali la geolocalizzazione, la visione di pop-up e l'uso di webcam e microfono. "Questo vi evita un'estenuante ricerca tra le pagine delle impostazioni per trovare queste autorizzazioni. Ora è sufficiente fare clic sull'icona della pagina/lucchetto accanto all'indirizzo di un sito nella omnibox per vedere l'elenco delle autorizzazioni e modificarle a piacimento".
Chrome 23 offre anche la possibilità di inviare un "do not track", cioè la richiesta a siti e servizi web di non essere tracciati dai network pubblicitari e non solo. "L'efficacia di queste richieste", ha specificato la casa di Mountain View, "dipende da come rispondono siti e servizi, quindi Google sta lavorando con altre realtà per sviluppare di una risposta condivisa alle richieste".
Per aggiornare il vostro browser basta passare per l'aggiornamento automatico (forzandolo o attendendo), oppure potete scaricarlo da qui. La versione 23 porta con sé anche dei correttivi di sicurezza, che sono più di una decina (di livello Alto e Medio). Google ha ricompensato i ricercatori di bug staccando un assegno che complessivamente tocca i 9 mila dollari.
Nelle scorse ore anche un altro browser, Opera, si è aggiornato. È certamente meno usato rispetto alla concorrenza ma è tecnologicamente all'avanguardia e ha diversi utenti affezionati. La versione 12.10 offre diverse novità, tra cui il supporto al protocollo SPDY, l'API Fullscreen, la possibilità di aggiungere estensioni al menù contestuale e solo da siti sicuri, il supporto a Windows 8, quello Mountain Lion e agli schermi Retina dei MacBook Pro.