Chrome 25 con riconoscimento vocale e controllo estensioni

Google Chrome 25 guadagna il riconoscimento vocale con Web Speech API ed è in grado di vigilare sulle estensioni che s'installano a insaputa degli utenti. Risolte anche 22 vulnerabilità. Bloccato il supporto MathML.

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a cura di Manolo De Agostini

Google ha reso disponibile Chrome 25 per Windows, Mac e Linux. Questa versione offre qualche novità in più rispetto a Chrome 24, che fu una release che possiamo definire interlocutoria. Gli uomini della casa di Mountain View hanno integrato in questa nuova build - 25.0.1364.97 su Windows e Linux, 25.0.1364.99 su Mac - il supporto al riconoscimento vocale attraverso la nuova API Web Speech e la possibilità di bloccare l'installazione "silenziosa" di estensioni.

Web Speech è una nuova API Javascript che consente agli sviluppatori di integrare il riconoscimento vocale nelle applicazioni web. La possibilità di parlare al browser permetterà agli utenti non solo di eseguire ricerche vocali, ma anche altri tipi di operazioni come dettare testi di documenti in Google Docs, controllare un personaggio all'interno di un videogioco e così via. Poiché Chrome è la base di Chrome OS, questa tecnologia ha un peso maggiore rispetto a quanto si possa credere. A questo indirizzo potete saggiare questa funzione.

Chrome 25 integra inoltre l'API WebRTC, la tecnologia pensata per consentire conversazioni audio, testo e video in tempo reale dal browser. Qualche settimana fa Google e Mozilla avevano dimostrato l'interoperabilità dell'API tra i rispettivi software di navigazione, servendosi di Chrome 25 Beta e una build Nightly di Firefox.

Google ha inoltre inserito la possibilità di gestire meglio le estensioni. Al riavvio del browser dopo l'installazione, agli utenti appare infatti questo messaggio: "Per rendere Chrome ancora più veloce, abbiamo disattivato automaticamente alcune estensioni che forse sono state aggiunte a tua insaputa". È possibile attivare o disattivare qualsiasi estensione entrando nel menu "Opzioni - Estensioni".

Si tratta di una misura che vuole non solo preservare le prestazioni del browser, ma anche la sicurezza degli utenti, e per questo la riteniamo un'ottima integrazione. Google ha anche migliorato il supporto HTML5 per gli input "tempo/data", la gestione degli errori WebGL e aggiunto diverse funzioni per gli sviluppatori.

Prova di Web Speech API

Da rilevare che la casa di Mountain View ha anche risolto un problema di sicurezza importante disabilitando MathML. Il supporto al linguaggio di markup era stata implementato in Chrome 24. "L'implementazione di MathML in WebKit non è ancora pronta. Lo riabiliteremo in una release futura non appena i problemi di sicurezza saranno risolti".

Sempre sul fronte delle vulnerabilità Google ha segnalato la chiusura di 22 falle di sicurezza, nove di tipo Elevato, otto Medio e cinque di livello Basso. L'azienda ha pagato complessivamente 3500 dollari ai ricercatori esterni che hanno identificato e aiutato a risolvere le vulnerabilità esistenti.