Chrome OS si aggiorna e prende spunto da Windows e OS X

Il sistema operativo di Google, Chrome OS X, si dota di un launcher di applicazioni e di una taskbar. Due idee già viste in Windows e OS X che potrebbero garantire maggiore successo a questa creatura ambiziosa e ancora in fase embrionale del colosso di Mountain View.

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a cura di Manolo De Agostini

Chrome OS, il sistema operativo "tutto online" di Google, si aggiorna e completa con un launcher delle applicazioni simile al Launchpad di Apple OS X e una taskbar, che Big G chiama Shelf, che ricorda quella di Windows.

Chrome OS e la taskbar - immagine TechCrunch

Queste novità, che rappresentano la principale riprogettazione dell'interfaccia dal debutto nel 2010, sono state presentate con l'ultima versione di Chrome OS indirizzata agli sviluppatori e saranno presto inserite anche nella build stabile. Non avremo solo browser e schede, come il concetto di Chrome OS prometteva inizialmente, ma anche Aura, un manager delle finestre accelerato dall'hardware che promette maggiore flessibilità.

Chrome OS e Aura, il launcher delle app - immagine TechCrunch

Finora l'utente aveva accesso a una singola finestra del browser alla volta, e se ne potevano aprire diverse su schermi virtuali separati. Per avviare le applicazioni bisognava prima aprire una nuova scheda. Con il nuovo aggiornamento ecco una soluzione simile al Launchpad di Apple e una taskbar in stile Windows, che comunque avvieranno le applicazioni in una scheda del browser e non come una soluzione stand-alone. Insomma, il concetto che "tutto gira all'interno del browser" non cambia, ma il feeling si avvicina maggiormente a quello di un sistema operativo desktop tradizionale.

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È evidente che in casa Google stiano prendendo atto di come il progetto "Chromebook" stenti a decollare e che si stiano guardando intorno per realizzare un prodotto maggiormente nelle corde dell'utente comune. Chiaramente, benché alcuni possano parlare di scopiazzatura, tutti i "mali" non vengono per nuocere e anzi barattare un po' di cuore per avere una maggiore diffusione alla fine dei conti potrebbe essere un bene per tutti noi, che otterremo solo maggiore libertà di scelta.