Chromebook, lavorare tra le nuvole si può

Recensione - Test del Chromebook Serie 5 di Samsung e di Chrome OS.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Introduzione

Diciamolo subito, questa non è una classica recensione di notebook. Non troverete benchmark di giochi o applicazioni, e anche le prove di autonomia non sono state svolte secondo la normale procedura. Non ci siamo impigriti, semplicemente il Chromebook non è un notebook come tutti gli altri, nonostante le apparenze suggeriscano il contrario. La forma, gli elementi che lo compongono e l'approccio d'uso è quello di un notebook, ma l'unica cosa che il Chromebook è in grado di fare è aprire il browser. Potrebbe sembrare molto limitante e poco convincente, ma all'atto pratico siamo davanti a una nuova filosofia di lavoro, il Cloud Working.

Samsung Chromebook Serie 5 - Clicca per ingrandire

Provate a fare una lista di quelle attività che svolgete con il vostro notebook o PC. Posta elettronica, social network, Youtube, videoscrittura, qualche tabellina Excel, magari una presentazione, foto e video. Quali, tra queste attività, sono scollegate dal browser? Sicuramente la videoscrittura, i fogli di calcolo e le presentazioni, se consideriamo che la maggior parte degli utenti per queste mansioni si affida a Word, Excel e PowerPoint. Anche la gestione e archiviazione di foto e video, spesso e volentieri, viene effettuata in locale. In verità per tutte queste attività un browser web è più che sufficiente, anche se sarete costretti a cambiare le vostre abitudini. Le foto dovrete affidarle a Flickr o Picasa e sostituire Word ed Excel con Google Docs. 

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Cerchiamo però di capire quello che non è possibile trasferire nel Web. Prima di tutto ci sono le applicazioni speciali o professionali: fotoritocco, modellazione 2D / 3D, video e audio editing e qualsiasi software per attività speciali che voi o la vostra azienda vi chiede di utilizzare - pensiamo a gestionali o software di comunicazione integrati con la rete aziendale che non dispongono di un client web. Poi ci sono i videogiochi nella loro natura più classica - non online games - e il file sharing. Se dovete, per diletto od obbligo, usare  quotidianamente uno di questi software, potete anche fermarvi qui perché il Chromebook non è quello che fa per voi. Se invece siete tra coloro che usano per il 99% del tempo internet, foto e applicativi da ufficio, avete le carte in regola per abbandonare un notebook tradizionale e convertirvi a Chrome OS.

C'è però una condizione preliminare che dovrà essere sempre soddisfatta: la connessione a Internet. Senza, il Chromebook è una scatola vuota… o quasi. Questa recensione era pronta per la pubblicazione qualche giorno fa, ma siamo stati costretti a rivederla in alcuni punti poiché Google ha rilasciato un aggiornamento che ora permette di usare Gmail, Google Docs e il calendario anche offline. In verità queste modifiche migliorano l'ergonomia del sistema operativo, ma non cambiano radicalmente quello che è il modello d'uso.

Scopriamo quindi Chrome OS e il Chromebook Samsung Serie 5.