ClockTuner for Ryzen 2.0 supporta finalmente le CPU Zen 3

Lo sviluppo ha richiesto più tempo del previsto a causa delle tantissime novità introdotte da AMD per le proprie CPU basate su architettura Zen 3.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

ClockTuner for Ryzen, di cui vi avevamo già parlato in precedenza, ha raggiunto finalmente la versione 2.0 e ha portato con se una varietà di modifiche che sicuramente i possessori di CPU AMD recenti apprezzeranno. Il supporto ai nuovi processori AMD Ryzen serie 5000 basati su Zen 3 è probabilmente la novità principale ma la lista non si ferma qui.

Il tool ClockTuner for Ryzen (CTR) sviluppato da Yuri Bubily, conosciuto su Twitter con il nickname @1usmus, è stato finalmente aggiornato alla versione 2.0. Lo sviluppo ha richiesto più tempo del previsto a causa delle tantissime novità introdotte da AMD per le proprie CPU basate su architettura Zen 3.

Zen 3 permette il controllo del voltaggio di ogni singolo core tramite Curve Optimizer, mentre nelle CPU meno recenti le modifiche interessavano gli interi blocchi CCX. AMD ha infatti sottolineato che non esistono due CPU perfettamente identiche e quindi questo livello di granulosità è necessario per ottimizzare ogni singola CPU prodotta.

Come ricorda Yuri però,i produttori non possono perdere troppo tempo ad ottimizzare ogni singolo processore uscito dalle fonderie in quanto ciò porterebbe l'azienda ad annullare i propri guadagni, ciò significa che molto probabilmente è possibile ottenere dalla propria CPU un aumento di prestazioni (anche se basso) con le giuste conoscenze e i giusti strumenti.

Oltre ad un'interfaccia utente rinnovata ed il supporto alle CPU Zen 3, CTR 2.0 implementa una nuova funzione chiamata Hybrid OC. Si tratta di un profilo speciale che aiuterà a ottimizzare le prestazioni in entrambe le applicazioni multi e single threaded. È impostabile su tre modalità che vengono applicate a seconda delle risorse di sistema e del carico di lavoro.

Per esempio, come ricordano i colleghi di Videocardz, la modalità P2 chiamata anche 'Gaming mode' sarà utile quando principalmente un core è utilizzato. Mentre la modalità P1 sarà utilizzata quando c'è un carico pesante su più core. La modalità ibrida può anche essere attivata per un certo periodo di tempo, ci sono parametri speciali per mantenere la CPU in quegli stati, il che eviterà un inutile cambio di profili.

"In questa immagine, la frequenza standard di boost è segnata in rosso rispetto al numero di core utilizzati. Inoltre, in questa immagine, mostro i profili P1 e P2 che ho ottenuto durante la risoluzione dei problemi e la messa a punto. Sono riuscito a guadagnare 200MHz per i carichi all-thread e, per 6-thread, ho ottenuto circa 200MHz con lo stesso consumo energetico. Le prestazioni effettive di Cinebench R20 sono cresciute da 4289 a 4616 (+8%) per 12 thread e da 2842 a 3144 (+10%) per 6 thread, lasciando invariate le prestazioni single-thread. Sembra impressionante, vero? Comunque, sta a voi giudicare" ha scritto Yuri.

CTR porta con sé anche la modalità Phoenix, una caratteristica che impedisce al sistema di perdere i dati che altrimenti andrebbero persi in caso di crash del sistema. Lo strumento si riprenderà automaticamente dopo un crash poiché è ora in grado di salvare ogni modifica mentre modificate i parametri della CPU.

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