Codemotion Rome 2019: intervista al CEO Chiara Russo

In occasione della nona edizione del Codemotion Rome 2019 abbiamo avuto il piacere di intervistare Chiara Russo, CEO e co-fondatrice di Codemotion.

Avatar di Raffaele Giasi

a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

In occasione della nona edizione del Codemotion Rome abbiamo avuto il piacere di conoscere e intervistare Chiara Russo, CEO e co-fondatrice, assieme a Mara Marzocchi, della serie di eventi dedicati al coding, e dell'omonima startup.

L'intervista è stata un'occasione eccezionale non solo per fare quattro chiacchiere sull'evento in sé, ma anche per scoprire di più sullo straordinario progetto che Codemotion ha messo in piedi insieme a tre partner di assoluto livello: Google Cloud, Facebook Developer Circles e Nexi.

L'obiettivo, come vi abbiamo raccontato la scorsa settimana, è quello di proporre percorsi di formazione gratuita e online per sviluppatori di ogni tipo, creando un sistema che possa portare le competenze dei tre colossi all’interno di un progetto di sviluppo dedicato ai futuri sviluppatori e CTO che vorranno proporsi nel mondo del lavoro.

Ciao Chiara, e benvenuta su Tom's! Cominciamo subito dalle basi: ti va di parlarci delle novità di questa edizione di Codemotion a Roma?

Ciao e grazie! Dunque, abbiamo tantissime novità. Su tutto quest'anno ci siamo concentrati nel dare più spazio a quegli argomenti che riguardano il machine learning e l'intelligenza artificiale, dando ampio rilievo a quella parte che tra questi temi riguarda gli assistenti vocali, a cui tutto il settore sta dando moltissima attenzione. Abbiamo lasciato meno spazio a blockchain, la tematica di punta dello scorso anno, che invece sta un po' arretrando quest'anno rispetto al passato. Questo mi permette di sottolineare come i contenuti di Codemotion siano scelti dalle community di sviluppatori, che non solo saranno presenti grazie alle conferenze, ma che saranno presenti anche sulla nostra piattaforma online. Abbiamo speaker che provengono da tutto il mondo, e abbiamo ricevuto oltre 700 proposte per dei talk, da ben 135 paesi diversi!

Parliamo della piattaforma di Codemotion, l'avete appena lanciata, a cosa servirà nello specifico?

Siamo molto soddisfatti e felici per il lancio della nostra piattaforma. Codemotion è nata nel 2008 come una conferenza e ha avuto come obiettivo primario quello di creare opportunità nel mondo dei developers in termini di approfondimenti, confronto e condivisione sui temi legati alla tecnologia. Oggi siamo pronti a fare un salto di qualità, portando Codemotion a non essere più solo un luogo di incontro fisico, ma anche e soprattutto una piattaforma online che rappresenti il vero punto di riferimento nel settore, in cui trovare i contenuti di qualità, percorsi di formazione e opportunità di lavoro.

Per altro proprio in questi giorni abbiamo lanciato i nostri nuovi percorsi di formazione, che possono vantare le straordinarie partnership di Facebook, Google e Nexi. Ne andiamo fieri per diversi motivi: non solo perché questi corsi sono, innanzitutto, gratuiti, ma anche perché permettono agli sviluppatori di aggiornarsi e formarsi sulle nuove tecnologie per mezzo del supporto di grandi compagnie. Ad esempio, il corso Facebook permette agli sviluppatori di imparare le skill che potrebbero servir loro per passare da developer a CTO. Stiamo quindi parlando di una formazione che non si concentra sugli aspetti puramente tecnici del mestiere, ma che si orienta anche verso l'apprendimento di soft-skill.

Possiamo quindi dire che state dando la possibilità agli sviluppatori di scoprire il lato "più manageriale" di questo mestiere, giusto?

Assolutamente sì! Molto spesso gli sviluppatori prestano più attenzione al codice, e concettualmente sono più legati al restare davanti al computer. Ovviamente, per avere un ruolo di CTO, all'interno di una startup, devono possedere delle soft-skill, ovvero delle capacità manageriali e relazionali, che non sono solitamente alla base del lavoro di uno sviluppatore.

Ritornando ai corsi, e nello specifico quello supportato da Google Cloud: stiamo parlando di quella che è probabilmente la miglior piattaforma cloud attualmente disponibile, e questo progetto offre l'opportunità di partecipare ad un corso che è fatto di più moduli, gratuiti, che permettono di interagire live con i trainer, con la possibilità di ottenere una certificazione ufficiale di Google. Discorso un po' diverso su Nexi, che è invece una piattaforma un po' particolare e basata sui pagamenti. Qui l'obiettivo è quello di offrire agli sviluppatori la possibilità di conoscere un mondo con cui, magari, non sono abituati a lavorare e che forse non conoscono così a fondo, ma in cui ci sono diverse opportunità non solo di formazione, ma anche lavorative, e che potrebbe aprire a future collaborazioni proprio con Nexi.

Vi siete posti obiettivi precisi da raggiungere nel corso del primo anno di partnership?

Il nostro obiettivo è il massimo coinvolgimento possibile in termini di sviluppatori, soprattutto in Italia, con l'intento poi di internazionalizzare queste partnership e replicare questi corsi (come quelli di Google e Facebook) in altri Paesi in cui siamo presenti.

Immagino che questo sia solo l'inizio, ovvero che siate già alla ricerca di altri partner.

Codemotion vuole offrire nuove opportunità agli sviluppatori e per farlo abbiamo aperto un dialogo con molte aziende. Infatti, stiamo sviluppando nuove possibilità di formazione sotto il brand di Codemotion.

Potremmo quindi dire che l'obiettivo è quello di estendere la vostra "fisicità" ben oltre i limiti imposti dagli eventi, che ovviamente hanno un inizio e una fine.

Esatto, e in un certo senso potremmo dire di essere già sulla buona strada grazie alla piattaforma che abbiamo appena lanciato. Infatti, si tratta di una piattaforma multichannel che si compone in attività online e offline, e riteniamo che questo sia un grande valore per la community degli sviluppatori. Il valore dell'online è quello di essere accanto allo sviluppatore tutti i giorni, mentre quello dell'offline permetterà l'incontro di persona, che è un valore che non vogliamo assolutamente perdere.

Come si potrà aderire ai programmi di training offerti dalla vostra piattaforma?

Basta andare su Codemotion.com, nella sezione learning, registrarsi online ai percorsi e cominciare a partecipare in modo completamente gratuito.

Nell'ambito della proposta formativa data dalla già citata partnership, si evidenzia non solo l'interesse nel formare programmatori, ma anche le figure come SEO e CTO. Credete che ci sia effettivamente posto nel mercato del lavoro per queste figure nel nostro paese?

Soprattutto nel mercato italiano delle startup, riteniamo che queste figure siano molto importanti. Da imprenditrice e startupper, ti direi che questo è un mercato che ha in mano il futuro del nostro Paese in termini di innovazione. Spesso le startup falliscono a causa della mancanza di figure senior all'interno del gruppo dei fondatori o all'interno della stessa startup. Quindi il ruolo del CTO è fondamentale perché le startup che si basano su piattaforme online hanno bisogno di una persona con questi requisiti. Sotto questo punto di vista, riceviamo tutti i giorni le richieste di startup che cercano figure di questo tipo, e quindi formare i CTO del domani ci è sembrata la cosa giusta da fare.

Proprio in questi giorni il “Global Economic Outlook” ha tagliato le stime di crescita del nostro paese, con una crescita attesa del solo 0,5% entro il prossimo anno. Nell'idea di Codemotion può essere il settore tecnologico in ogni sua frangia il punto di ripartenza ideale per il nostro paese?

Credo sia l'unica risposta possibile. Senza innovazione e tecnologia non andiamo da nessuna parte.

Sempre nell'ambito della formazione, ti vorrei chiedere di Codemotion kids!, ormai già attivo da diverso tempo ed il cui impatto formativo sui ragazzi dagli 8 ai 18 anni mi pare notevole e interessante. A che punto è il progetto?

Codemotion kids! è un progetto in cui, personalmente, credo tantissimo. Avvicinare i bambini alla tecnologia fin da piccoli è un'incredibile palestra di logica che li rende creatori di tecnologia e non semplici utilizzatori. Oggi non possiamo prescindere dalla tecnologia e vogliamo utilizzarla come strumento per stimolare la creatività e la logica. Con questa idea siamo partiti per creare dei percorsi che hanno un importante modello didattico dietro (basato sul creative learning); abbiamo investito su un team che fa ricerca e sviluppo su queste tematiche ed abbiamo puntato tantissimo sulla qualità. Solo l'anno scorso, più di 40000 bambini hanno seguito i nostri corsi di formazione o le attività nei nostri grandi eventi, avvicinandosi alla tecnologia grazie a Codemotion kids!. L'obiettivo è quello di dare ai ragazzi gli strumenti con cui creare tecnologia in vista, perché no, delle opportunità che gli si offriranno un domani.

Parlando di Codemotion kids!, a questo punto mi verrebbe da chiedere: perché, secondo voi di Codemotion, non si riesce ad integrare questo tipo di didattica (lo studio del coding) all'interno dei comuni percorsi scolastici?

In effetti ci si sta provando, ma ci vuole tempo. Servono anche delle competenze da integrare nelle scuole. Un insegnante che non ha competenze in questo senso, ha ovviamente difficoltà nell'insegnare con queste metodologie e queste tematiche. Primi passi in avanti si stanno facendo e speriamo di poter dare anche il nostro contributo in questa direzione.

Mi pare molto interessante il modo in cui avete sottolineato la presenza di speaker femminili all'interno di Codemotion. So benissimo che sei molto interessata all'argomento. Ti chiedo quindi: a che punto è l'integrazione della presenza femminile all'interno del mondo del coding?

Hai ragione, è una tematica che mi sta tantissimo a cuore. Io ho studiato ingegneria informatica e all'università eravamo soltanto 2 ragazze su 250 nell'aula, quindi ho vissuto in prima persona l'essere in una piccola minoranza. Le cose stanno cambiando, in realtà la causa di questi numeri molto tristi sono gli stereotipi con cui cresciamo fin da quando siamo piccoli. Oggi soltanto il 13% dei laureati in computer science a livello mondiale sono donne, e solo una su tre continua a lavorare nel campo dopo la laurea. L'analisi fatta da Harvard continua ad essere legata a stereotipi con cui si cresce. Per fortuna le cose stanno migliorando però c'è tantissima strada da fare. Ad esempio, citando ancora Codemotion kids!, abbiamo sviluppato dei corsi per dei licei, insegnando alle ragazze a sviluppare la loro app mobile da zero in un giorno; è stato un progetto che ha coinvolto 1000 ragazze e il risultato più importante è stato l'entusiasmo delle stesse, e anche l'incredulità nel fatto che fosse qualcosa di veramente stimolante. Vogliamo combattere quello stereotipo per cui molte ragazze si convincono che l'ingegneria sia una direzione del percorso di studi che va esclusa dalle loro considerazioni future.

In sostanza ritieni che la spinta sociale abbia ghettizzato il pensiero femminile sulla scelta del proprio percorso formativo?

Si, esatto. Io credo che chi lavora in questo settore debba stimolare il più possibile un'apertura verso il mondo femminile.

In chiusura: quali sono i prossimi progetti di Codemotion in vista del 2020?

In vista del 2020 abbiamo in programma un grande investimento sull’internazionalizzazione: l’idea è quella di espandersi in altri Paesi e di far crescere l’offerta online, mantenendo comunque le grandi conferenze ma ampliando i progetti, come quello presentato oggi, che ci permettano di restare a fianco degli sviluppatori tutti i giorni.