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a cura di Tom's Hardware

L'industria musicale americana, di cui la RIAA e rappresentante (un po' l'equivalente della nostra SIAE) ha svelato alcuni dei sistemi con i quali rintraccia chi scarica materiale protetto con i programmi di file sharing.

Le rivelazioni sono apparse tra le prove di un processo contro una donna di Brooklyn accusata di aver condiviso quasi 1000 canzoni su Internet. La RIAA sostiene che i file sul computer dell'imputata non siano stati estratti da cd acquistati regolarmente.

Secondo i documenti del processo, la RIAA avrebbe esaminato i file e scovato le tracce digitali che riportano al vecchio software di condivisione Napster, chiuso nel 2001 per violazione dei diritti d'autore. Secondo l'associazione americana condividere e scaricare file condivisi protetti da diritto d'autore è equivalente a rubare i cd da un negozio di dischi.