Come riparare un alimentatore per computer

Quando il vostro computer non si avvia, spesso è colpa dell'alimentatore. A volte è possibile riparare facilmente l'alimentatore con una spesa modesta. Altre volte no. In questo articolo proviamo a riparare un vecchio Antec SL300, illustrandovi la complessità delle diverse operazioni.

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a cura di Tom's Hardware

Prefazione

Quando un prodotto hardware smette di funzionare, il più delle volte è colpa di un singolo componente. Chi usa un computer spesso non ha le nozioni per procedere a una riparazione fai da te. Il risultato è che il prodotto non funzionante viene sostituito da un nuovo acquisto.

In anni in cui il tema ecologico - parliamo del cosiddetto e-waste, ossia i rifiuti elettronici – sta prendendo sempre più piede, unitamente alla necessità di risparmiare denaro legata al lungo momento di crisi, questo comportamento figlio di un'economia "usa e getta" è meno tollerabile.

Per questo abbiamo pensato che fosse interessante illustrarvi la riparazione di un alimentatore malfunzionante. Si tratta di un'operazione che non tutti possono svolgere, servono strumenti adatti, competenze di un certo tipo e molta cautela, tanto che finora non ci eravamo mai presi la briga di andare al di là della sostituzione di qualche condensatore.

Ora però, grazie a un nuovo oscilloscopio, possiamo provare a "mettere le mani" dove finora non avevamo osato. Per questo articolo abbiamo usato un alimentatore con un decennio sulle spalle, un Antec SL300.

Avvertimento

Come sempre, quando si opera su prodotti come gli alimentatori, non avventuratevi in una riparazione fai da te a meno che non siate professionisti qualificati. Vi assumete tutti i rischi e i pericoli del caso, qualunque cosa decidiate di fare.

Partiamo dalle basi

Quando un alimentatore smette di funzionare quella che fino a quel momento era una bella giornata può diventare un incubo. Chi ha usato un computer per diversi anni senza mai sostuire l'alimentatore avrà probabilmente provato la gioia di vedere un'unità cedere il passo allo scorrere del tempo o a causa di un componente difettoso.

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La causa di malfunzionamento più comune è ricollegabile alla bassa qualità dei condensatori di filtro in uscita. Nella maggior parte dei casi i sintomi si manifestano con spegnimenti o riavvii casuali, crash improvvisi e imprevedibili, componenti che si comportano in modo errato, problemi in avvio e così via. In alcuni casi estremi tutto questo si manifesta con componenti che iniziano a produrre fumo, s'incendiano o esplodono.

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Per questo nelle nostre recensioni scriviamo di stare lontano dagli alimentatori di fascia bassa, con componenti di scarsa qualità, se volete ridurre eventi di questo tipo. Se la rottura di un alimentatore è ricollegabile ai condensatori in uscita, aprendoli troverete molti condensatori sono "gonfi" o ricoperti di materiale secco (l'elettrolita fuoriuscito). Questi alimentatori possono essere riportati a uno stato funzionante sostituendo i condensatori con soluzioni nuove e adeguatamente dimensionate. Altre volte il problema è più profondo.

Per la maggior parte delle persone la risoluzione di problemi con l'alimentatore inizia e finisce con il test paperclip (graffetta), prova che però dice poco, se non che l'alimentatore potrebbe essere completamente morto, incapace di rispondere al segnale PS_ON# o solo parzialmente funzionante. Un multimetro tradizionale consente invece di controllare l'effettiva tensione 5VSB e quale livello raggiungono gli altri canali di tensione se l'alimentatore è in grado di avviarsi.

A volte si verificano rotture catastrofiche a cui sono associati spettacoli di luce, suoni, odori e fumo. In questi casi la riparazione non ha molto senso per via del danno esteso ai componenti e allo stesso circuito stampato.

Un altro limite del test della graffetta è che l'alimentatore potrebbe non comportarsi allo stesso modo all'interno del sistema e al di fuori, per via della capacitanza aggiuntiva della scheda e il carico sui canali, quindi ogni misura svolta in isolamento potrebbe non essere rappresentativa di ciò causa problemi al sistema, complicando ulteriormente il processo di risoluzione del problema e introducendo quelli che sono definiti "falsi positivi" e "falsi negativi".

Quando una graffetta e un multimetro da pochi euro non sono sufficienti per andare a fondo del problema, a molti non resta che acquistare un nuovo alimentatore. Chi è in possesso di un oscilloscopio può tuttavia cercare di approfondire le cause, arrivando alla fonte del problema, scoprendo magari che riportare in vita l'alimentatore non è così difficile come credeva.