Come scegliere il server per il mio sito web?

Spesso capita di chiedersi quale sia la soluzione migliore per il proprio sito web. FlameNetworks ci spiega quali punti prendere in considerazione.

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a cura di FlameNetworks

Come scegliere il server per il mio sito web?

Quante volte ci siamo posti queste due domande di rito:

  • "che server mi occorre per far funzionare correttamente il mio sito web?"
  • "quanti visitatori riesce a gestire quel server?"

e quante volte abbiamo chiesto consigli, pareri e consulenze in merito a tali quesiti, senza però ricevere  risposte soddisfacenti?

In un mercato come il web hosting, dove i servizi sembrano essere tutti uguali, quest'oggi cerchiamo di rispondere a tali dubbi fornendo una serie di elementi di carattere pratico, tecnico e magari alcune soluzioni ad hoc.

Prendiamo quindi, come modello di riferimento, siti web di diversa natura, che gestiscono mediamente 50 mila visitatori al giorno, cioè un traffico di tutto rispetto.

Parliamo, ad esempio, di un e-commerce realizzato con WordPress + WooCommerce o PrestaShop fino a 20 mila prodotti, di una piattaforma di e-learning basata su Moodle, del sito web di un magazine realizzato con WordPress (o eventualmente Joomla) e di un forum sviluppato con vBulletin.

L'approccio "classico" che si ha in questi casi, ci porterebbe a scegliere un server dedicato qualsiasi per ospitare uno di questi progetti web, come se non ci fosse alcuna differenza sostanziale quando si parla di piattaforme diverse. Si penserà "tanto è un server dedicato", salvo poi rendersi conto che le prestazioni sono vicine a quelle dello "scaldapizzette" della nonna che con tanto amore ci prepara i toast a colazione.

La scelta dell'hardware invece è fondamentale e richiede valutazioni molto precise, al fine di non incorrere in problematiche che potrebbero rivelarsi fatali per il buon esito del nostro progetto online.

Selezione dei componenti

Tralasceremo i modelli specifici dei vendor che producono server, per concentrarci piuttosto sui singoli componenti:

  • Scheda madre a 2 sockets
  • Processori Intel® Xeon® Processor E7-4820 v2 (8 core) o Intel® Xeon® Processor E7-4830 v2 (10 core)
  • RAM 64 GB DDR-3 ECC
  • Storage composto da 4 dischi SSD in configurazione RAID-10 hot swap
  • Controller RAID min. 4 porte con batteria interna
  • Alimentatore ridondato
  • 2 schede di rete GbE
  • KVM IP integrata

Un server del genere è robusto e performante allo stesso tempo, così da garantire sempre un buon apporto di risorse all'applicazione web ospitata ed al relativo sistema (o stack) per renderlo funzionante.

Ciò detto, un server dedicato ci espone a tutta una serie di problematiche insite in questo tipo di tecnologia, tra cui i costi per l'acquisto dell'hardware in primis, l'obsolescenza dell'hardware nel tempo, la manutenzione in caso di guasto e, dulcis in fundo, la scalabilità piuttosto limitata.

Non c'è comunque da aver paura, perché la soluzione alle criticità appena evidenziate c'è ed è alla portata di tutti.

I server virtuali

Con l'avvento delle tecnologie di virtualizzazione, che negli anni sono cresciute tantissimo fino a rimpiazzare in moltissimi casi le soluzioni più "classiche" come i server dedicati, i server virtuali sono ormai diventati uno standard de facto per chi cerca sistemi affidabili, cost-effective, sicuri e con una scalabilità praticamente illimitata.

Immaginate che il server dedicato fisico non esista più e che al suo posto ci sia un server virtuale. Non dovrete più preoccuparvi del layer fisico sottostante, perché è gestito dal Provider. Bello vero?

Ora, immaginate che il vostro server virtuale sia completamente isolato dal resto del mondo, garantendo sicurezza, affidabilità e risorse ad uso esclusivo. Inizia a diventare interessante...

E se questo server virtuale, che grazie alla tecnologia con cui è stato realizzato, vi consentisse di modificare le risorse ad esso assegnate (es: CPU, RAM, Storage, etc...) senza interruzioni al servizio, per adattarsi al fabbisogno del vostro progetto online? Direi che ci siamo!

Ma non è finita qui...

Se il server virtuale fosse Managed, ovvero il Provider fornisse assistenza sistemistica e si occupasse di attività come:

  • Installazione del sistema operativo
  • Configurazione, ottimizzazione e manutenzione dei servizi (Web Server, DB Server, E-mail Server, Antispam, Antivirus, Firewall, etc...) per avere sempre il massimo dell'affidabilità e delle prestazioni
  • Sicurezza del sistema con l'installazione degli aggiornamenti e la gestione del firewall
  • Monitoraggio proattivo per conoscere, in tempo reale, eventuali problematiche ed intervenire tempestivamente sul sistema con strumenti di automazione per il riavvio dei servizi in caso di fault.

Avreste un sistema in outsourcing "chiavi in mano" pronto ad ospitare le vostre applicazioni, dandovi l'opportunità di dedicarvi al vostro business in tutta tranquillità.

Considerando che ancora oggi moltissimi ignorano perfino l'esistenza dei server virtuali o VPS, riteniamo utile parlarne. La consapevolezza della maggiore convenienza della soluzione descritta, soprattutto considerando il rapporto qualità prezzo, consente già a tanti imprenditori di affrontare la sfida del web con più tranquillità che in passato. L'importante è avere contezza ed un minimo di cognizione di causa sulle opportunità offerte dai principali providers di servizi hosting, per essere al passo con i tempi ed emergere in un mondo digitale sempre più veloce e mutevole.

Fabrizio Leo,

FlameNetworks