Commenti frettolosi e disinformati, la soluzione è il quiz

Un quiz per dare accesso all'area commenti sotto ai contenuti. Un'idea originale e provocatoria che mette in luce un problema dilagante.

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a cura di Elena Re Garbagnati

"cosa caspita c'entra con l'allunaggio?"

Abbiamo scelto un commento a caso, in una delle tante notizie di Tom's Hardware. Un commento banale, nulla di strano, ma fa capire che quell'articolo in realtà non è stato letto fino in fondo. Capita spesso, e non solo in questo giornale. Digito ergo sum.

Inutile dire che il problema non riguarda solo Tom's Hardware, è presente in maniera capillare su tutti i siti. I meno fantasiosi leggono il titolo in cui sono nominati gli alieni, le scie chimiche, il sesso e commentano: "portate i popcorn, la sezione commenti sarà molto divertente!" (già, vi lamentate dei titoli, intanto abboccate sempre all'amo quando usiamo certe paroline!). Sotto alle notizie di Scienza difficilmente manca chi arriva scrivendo: "io l'ho capito da anni", salvo spiegare poi una teoria sull'Em Drive sotto a un contenuto sulla crioconservazione.

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Foto: © OlgaZakrevskaya / Depositphotos

E sotto ai contenuti su CPU/GPU scatta puntualmente la guerra fra fan e hater del produttore XY nominato nel titolo... nell'articolo ci potrebbe anche essere il copia/incolla del primo canto dell'Inferno di Dante e nessuno se ne accorgerebbe. Per quest'ultima affermazione dovete andare sulla fiducia, dato che ho proposto più volte di farlo, ma non mi hanno dato il permesso ;(

Morale: tanti, tantissimi commentano senza leggere. Dalla nostra parte c'è chi ormai ha smesso di leggere i commenti per non deprimersi, chi ha iniziato a scrivere, leggersi e commentarsi da solo perché ormai la depressione ha avuto la meglio, chi si arrabbia e insulta un povero monitor inerte pensando che capisca meglio dei lettori.

Non è finita, perché c'è anche la gara del commentatore precoce. Si sa, in alcuni ambiti la precocità è un difetto, nei commenti è motivo di vanto. A volte non facciamo in tempo a fare il refresh della pagina dopo la pubblicazione che ci sono già 2, 5 o 10 commenti (e la rete dell'ufficio è una scheggia!).

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Foto: © Violin / Depositphotos

Per prendere i due proverbiali piccioni con una fava c'è chi ha avuto un'idea geniale. È Marius Arnesen, il mio nuovo mito (altro che Steve Jobs...almeno chi ha letto fino a qui avrà qualcosa da commentare!), che ha deciso di giocare la partita dell'educazione al commento intelligente fra invettiva, sarcasmo e  provocazione. E c'è riuscito talmente bene che i siti di mezzo mondo oggi stanno parlando di lui e del suo sito NRKbeta. Almeno se perderà la battaglia sul recupero neuronale dei lettori, avrà vinto quella della popolarità.

Il concetto è semplice: per commentare un articolo bisogna superare un test con cui si dimostra di averlo letto. Un quiz a risposte chiuse con tre domande, abilmente formulate in relazione ad altrettanti passaggi sparsi a caso per l'articolo. Il premio per le risposte giuste è il "diritto di parola". In più il tempo investito a fare il quiz posticipa la pubblicazione del primo commento, togliendo il gusto di una competizione inutile.

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Il quiz

Per quanto l'idea sia apprezzabile, purtroppo difficilmente risolverà il problema dei commentatori molesti. Avete qualche idea? Ah, non dimentichiamo tutti i "primo", "secondo" ecc... Vi aspettiamo!