Conclusioni: non c'è fretta d'aggiornare

Recensione - Tutte le novità del nuovo Mac OS X Lion, l'anello di giunzione tra Mac e iOS.

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a cura di Roberto Buonanno

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Conclusioni: non c'è fretta d'aggiornare

Chi non è un curioso insaziabile e usa il Mac per lavori "mission critical", farebbe bene ad aspettare qualche settimana, in modo che siano disponibili i primi aggiornamenti per le vostre applicazioni principali e quelli per il sistema operativo. 

Ci aspettiamo che Apple lavori a un'ottimizzazione delle prestazioni e che introduca qualche opzione di personalizzazione in più.

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Chi usa il Mac per il tempo libero aggiorni senza paura. Lion ha molti più pregi che difetti e alcune novità saranno particolarmente bene accolte dagli utenti "consumer", ovvero quelli non professionali. Il prezzo, effettivamente basso, è invitante.

Chi usa molto Mail, faccia una prova approfondita della nuova versione dell'applicazione prima di fare l'aggiornamento.

Chi ha un vecchio Mac, dovrebbe pensare seriamente a cambiare il computer se vuole provare l'esperienza di Lion. A tal proposito, eccone i requisiti minimi.

CPU: Intel Core 2 Duo, Core i3, Core i5, Core i7, o Xeon RAM: 2 GB di memoria HDD: 7 GB di disco disponibile

Note: per la nostra prova abbiamo usato per la maggior parte del tempo un nuovo MacBook Pro, con Sandy Bridge e SSD e un iMac 27" con Core i5. Abbiamo eseguito un aggiornamento e non un'installazione da zero, con formattazione. Riteniamo che sarà la modalità di passaggio a Lion usata dal 99% degli utenti. Tra i fan di Apple c'è chi ritiene che una "installazione pulita" porti a un sistema più efficiente e chi critica pesantemente questa ipotesi.