Core i7-2820QM: Sandy Bridge brilla sui notebook

Test - Recensione del Core i7-2820QM.

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a cura di Tom's Hardware

Introduzione

I processori Sandy Bridge, sul fronte desktop, raggiungono un TDP di 95 watt. È un grande passo avanti rispetto ai chip Bloomfield, che raggiungono i 130 watt, anche perché le prestazioni in molti casi sono più alte. Ciononostante, non è ancora realistico usare CPU di classe desktop nei notebook aspettandoci un'autonomia elevata della batteria. È vero anche il fatto che chi sceglie un notebook grande e potente, un desktop replacement, probabilmente non è interessato all'autonomia, ma piuttosto a una workstation portatile che si possa trasportare facilmente da un posto all'altro. In questo caso le dimensioni abbondanti sono un bene.

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A essere onesti, Bloomfield non è mai stato pensato per i notebook. E nemmeno Lynnfield. La prima vera CPU di prima generazione basata su architettura Nehalem per il mondo mobile è stata Clarksfield. La seconda generazione è stata Arrandale.

Nella fascia alta del segmento mobile, Claksfield domina, e infatti è presente in quasi tutti i prodotti in commercioC'è una buona ragione per questo. Il passaggio dall'architettura Core a quella Nehalem è stato radicale, sia in termini di quanto fatto per le prestazioni potenziali sia per il consumo. I processori mobile basati su Nehalem possono battersi con i loro fratelli desktop.