Corel AfterShot Pro sfida Adobe Lightroom sul fotoritocco

Corel completa la sua gamma di prodotti dedicati alla fotografia con AfterShot Pro, dedicato alla gestione dei file RAW. Concorrente diretto di Adobe Lightroom, permette la modifica non distruttiva dei file RAW ed è in grado di sfruttare le CPU multi-core.

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a cura di Alberto De Bernardi

Poco dopo l'acquisizione di Bible Labs, software house nota per l'omonimo pacchetto di editing, Corel ha annunciato la disponibilità di AfterShot Pro, la soluzione per la gestione e la modifica non distruttiva dei file RAW dei principali produttori di fotocamere (Nikon, Canon, Leica, Olympus, etc) come ARW, CR2, CRW, DCR, DNG, MRW, NEF, NRW, ORF, PEF, RAW, RW2, RWL, SR2 e i formati JPEG e TIFF.

Disponibile per Windows, Mac OS e Linux, AfterShot Pro è chiaramente un diretto concorrente di Adobe Lightroom, offerto - come da politica Corel - a un prezzo non esorbitante: 89,99 euro. E se si può acquistare la versione aggiornamento, si risparmiano altri 20 euro. 

La cosa simpatica dell'aggiornamento è che vi si può accedere se si dispone non solo di una versione precedente di software Bible o Corel (Paint Shop Pro Photo X2 o successivo), ma anche se si ha una licenza Adobe Lightroom o Apple Aperture!

Corel AfterShot Pro

La caratteristica più interessante e peculiare di questo pacchetto, ereditata dalla tecnologia Bible, è l'editing selettivo: grazie alle funzionalità Regioni e Livelli, è possibile intervenire anche su singole parti dell'immagine. Disponibili inoltre molti strumenti per l'organizzazione, la gestione e la ricerca dei file, con possibilità di creazione di cataloghi personalizzati e trasportabili da un PC all'altro.

Il programma è in grado di sfruttare le CPU multi-core (e multi-thread) e non mancano elaborazioni batch per la rinomina, l'elaborazione e l'esportazione automatica dei file. Una versione demo è già disponibile sul sito Corel