Costruisci la tua casa con BigDelta WASP, stampante 3D alta 12 metri

Alla Maker Faire Rome ci siamo imbattuti in una stampante 3D alta 12 metri. BigDelta WASP costruisce case in argilla e canapa. Benvenuti nella Maker Economy!

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a cura di Pino Bruno

Alla Maker Faire Rome 2015 si può vedere all'opera una stampante 3D unica nel suo genere, tutta made in Italy. Intanto le dimensioni: BigDelta WASP (World's Advanced Saving Project) è alta 12 metri. Poi le finalità: serve per costruire case con materiali reperiti sul territorio. Progetto velleitario? A giudicare dalla curiosità che la mega-stampante sta suscitando qui nel cortile dell'Università Sapienza, si direbbe proprio di no. Curiosità dei visitatori, ovviamente, ma anche di investitori, perché BigDelta – abbiamo ascoltato alcune conversazioni tra uomini di affari – ha grandi potenzialità di business.

BigDelta WASP
BigDelta WASP alla Maker Faire Rome 2015

Sgombriamo il campo dagli equivoci. Questa macchina gigantesca non usa la plastica – come le tradizionali stampanti 3D – e nemmeno il cemento, come si fa per le costruzioni. BigDelta WASP ha ambizioni e ambiti differenti: una casa a chilometro zero, con l'impasto di materiali sul posto. WASP – dicono gli autori del progetto realizzato da CSP srl di Massa Lombarda - sviluppa diversi tipi di estrusori per impasti fluido-densi.  Il cambiamento di stato del materiale depositato avviene tramite l'evaporazione di un solvente che può essere vario, acqua compresa. Questo approccio permette una serie di combinazioni di materiali utilizzabili praticamente infinita.

BigDelta WASP

Canapa e argilla, ad esempio. I creativi di CSP srl si sono concentrati su materie prime donate dalla terra, ad alto rendimento, con un costo di produzione basso, da far crescere senza concimi chimici e coltivabili ovunque. Botanica e bioedilizia, insomma, e tanta tecnologia. La canapa, per esempio, è un tipo di coltura che non richiede terreni o trattamenti specifici e che ha un rendimento di circa una tonnellata per ettaro. BigDelta WASP la usa come fibra discontinua all'interno dell'impasto. Tutto a costi molto bassi.

D'altronde le case di argilla hanno storia antica, così come la canapa che venne impiegata per la prima Ford Model T. La tecnologia 3D aggiunge la possibilità di costruire in poco tempo case esteticamente gradevoli e confortevoli, con pochissima manodopera. La ricerca sui materiali è fondamentale. Adesso, grazie all'inserimento dei semi di alcune graminacee all'interno dell'impasto da stampare, si stanno sperimentando soluzioni per impedire che l'argilla si ritiri e si rinsecchisca.

State pensando alle aree sottosviluppate del pianeta? Bravi, è uno degli obiettivi. BigDelta WASP, grazie ai tre assi verticali, consuma poca energia, si muove solo l'estrusore. I bracci trasportano circa 70 chili, con un consumo di 300 watt gestibile con una batteria e pochi metri quadrati di pannelli solari. E poi è stata progettata per essere montata da tre persone in due ore.

Al progetto collaborano architetti, ingegneri strutturali, esperti di bioedilizia ed energie rinnovabili. Non si sta creando soltanto una casa, bensì un sistema in cui l'autoproduzione è alla base dell'economia. Benvenuti nella Maker Economy!