CPU AMD con il Turbo al SuperPI: prestazioni nascoste

I processori AMD più recenti possono rendere molto meglio al popolare benchmark SuperPI.

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a cura di Manolo De Agostini

I processori AMD possono dare di più al SuperPI, ma prendono sonore batoste per colpa di BIOS non ottimizzati. È a questa conclusione che sembra essere arrivato l'overclocker finlandese The Stilt, che ha realizzato un'ingegnosa patch per consentire alle CPU della casa di Sunnyvale di rendere al meglio con le istruzioni x87.

Tale set, seppur datato, è quello su cui si basa il popolare benchmark. Non si tratta di un cheat, ma solamente di un programma che svincola funzioni altrimenti bloccate - per ragioni non ancora chiare. I processori basati su core Bulldozer e Piledriver hanno certi registri disabilitati e alcuni blocchi chiamati NRAC abilitati. Abilitando i registri e spegnendo il modulo, le prestazioni di una APU AMD A10-6800K, per esempio, possono salire del 14% - 18% in SuperPI.

"Stavo facendo alcuni test a basso livello con altri scopi e ho riscontrato qualcosa che non ha molto senso per me. […] So grossomodo cos'è e cosa fa, ma alcune domande rimangono: perché questa funzione esiste e perché è attivata su tutte le soluzioni della quindicesima famiglia (AMD Bulldozer e simili)? Normalmente penserei si tratti di una soluzione per alcune errata, tuttavia non esistono bollettini collegati. Inoltre questa funzione non si trova in nessuna documentazione. Trovo difficile credere che si tratti di un problema di design in quanto le istruzioni in oggetto funzionano bene (seppur lentamente), esistono dalle prime revisioni di Zambezi, sono presenti in Richland e probabilmente saranno presenti nei futuri design (all'interno della quindicesima famiglia)", ha scritto The Stilt - trovate informazioni e download su HWBot.

Per dare credito alle proprie affermazioni l'overclocker ha pubblicato un video nel quale ha mostrato una APU A10-6800K a 4.1 GHz capace di completare il SuperPI 32M in 17 minuti e 34 secondi. Finora, a titolo comparativo, un'APU Richland a 5 GHz ci metteva circa 18 minuti e 15 secondi.

Visto il risultato, in tanti hanno iniziato a chiedersi se questa patch possa essere il viatico verso una migliore implementazione dei BIOS sulle piattaforme AMD, e magari qualche miglioramento anche con altre applicazioni meno specifiche del popolare benchmark. Per ora non si segnalano incrementi prestazionali con altri software, quindi il lavoro di The Stilt riguarda un pubblico specifico, ma mai dire mai!