CPU: il pericolo per Intel si chiama ARM, non AMD

Secondo IDC nel 2015 i processori basati su archittetura ARM conquisteranno il 13 percento del mercato PC. Intel regna in questo momento con l'ottanta percento, AMD non fa progressi e prepara le nuove CPU.

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a cura di Manolo De Agostini

Oltre il 13% dei computer nel 2015 saranno basati su architettura ARM. L'azienda di analisi IDC ha fatto questa previsione commentando il mercato dei microprocessori del primo trimestre dell'anno.

Purtroppo il dato giunge senza ulteriori commenti, quindi è fine a sé stante. Sappiamo che Nvidia e altre aziende sono al lavoro su system on chip ARM dedicati al mondo dei computer tradizionali e che il prossimo Windows supporterà le architetture del progettista inglese. Tuttavia, nonostante qualche roadmap indichi il 2013 - 2014 come il periodo ideale per il debutto delle prime proposte, è difficile dire se questi processori avranno successo, senza conoscerne le potenzialità.

Nel primo trimestre del 2011 le vendite di microprocessori per PC sono cresciute sia rispetto al quarto trimestre dell'anno scorso (+1,6%) sia riguardo l'anno passato (+7,4%). Le stime per l'intero anno 2011 indicano una crescita delle vendite del 10,3% e un fatturato complessivo di circa 43 miliardi, superiore del 17,6% rispetto al 2010.

Secondo l'analista di IDC Shane Rau, "il primo trimestre, solitamente debole, è stato forte in termini di unità vendute, e ha beneficiato di una settimana in più. Intel e AMD sono entrambe cresciute come numero di unità vendute rispetto al quarto trimestre, il che indica la buona qualità delle loro nuove piattaforme. In base alle vendite di soluzioni Sandy Bridge e Fusion, i processori con grafica integrata hanno per la prima volta superato leggermente il 50 percento delle vendite".

La quota di mercato complessiva delle varie aziende è perciò rimasta stabile rispetto al quarto trimestre del 2010. Intel ha l'80,8%, AMD il 18,9% e VIA lo 0,2%. Nel segmento delle CPU per portatili, Intel ha raggiunto una quota di mercato dell'86,3%, guadagnando lo 0,2%. AMD si è attestata al 13,4%, in perdita dello 0,1%, mentre VIA ha ottenuto lo 0,3%.

Nel segmento server/workstation Intel ha il 93,9%, in perdita dello 0,3 percento. Di conseguenza AMD è cresciuta dello 0,3%, salendo al 6,1%. Nel settore desktop, Intel ha il 72,4% (-0,1%) e AMD il 27,4% (+0,1%). Per quanto riguarda la seconda metà dell'anno, "il terremoto e lo tsunami hanno avuto effetti ridotti sul canale dell'approvvigionamento dei componenti PC. La preoccupazione a breve e medio termine riguarda l'effetto sulla domanda di PC e microprocessori in Giappone", ha concluso l'analista di IDC.

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Segnaliamo inoltre che in seguito alla presentazione del Phenom II X4 980 BE, AMD ha ritoccato il listino delle CPU per desktop. Il Phenom II X2 560 BE è passato da 102 a 90 dollari e di conseguenza il modello 565 BE da 112 a 102 dollari.

Il Phenom II X4 955 BE non costa più 135 ma 117 dollari. Questo cambiamento ha portato a un calo del 965 BE da 115 a 135 dollari, del 970 BE da 175 a 155 dollari e del 975 BE da 195 a 175 dollari. 

Sul fronte dei processori a sei core, l'X6 1055T è passato da 175 a 165 dollari, il 1065T da 185 a 165 dollari e il 1075T da 195 a 181 dollari. I due top di gamma 1090T e 1100T, non sono stati esclusi da ribassi, passando rispettivamente da 205 e 239 a 185 e 205 dollari.