Non tutti i PC desktop in commercio, o quelli già nelle vostre case, potrebbero rivelarsi pienamente compatibili con i microprocessori Haswell che saranno presentati da Intel a inizio giugno. Il problema, stando a quanto riportato da Vr-Zone, risiederebbe nei nuovi stati C6 e C7, che alcuni alimentatori non supporterebbero correttamente.
Gli stati C6 e C7 sono raggiunti dalle CPU Haswell in condizioni di bassissimo carico, quasi nullo, ovvero in idle molto profondo. Da un documento apparentemente proveniente da Intel emerge che i due stati richiederebbero il mantenimento di una corrente minima di 0,05 ampere sul canale 12V2 della CPU (0,6 watt).
Alimentatori ATX vecchi o di scarsa fattura potrebbero non essere in grado di offrire tale carico, con il conseguente verificarsi d'instabilità, tra cui rientra il possibile e improvviso spegnimento del sistema. "Questo potrebbe avvenire perché le precedenti linee guida ATX12V v2.3 per Ivy Bridge e i propri predecessori richiedevano un carico minimo di 0,5 ampere sul canale di alimentazione della CPU".
Per assicurare una transizione indolore, ai produttori di motherboard LGA 1150 e computer sarebbe stato detto d'implementare una voce nel BIOS che permetta di abilitare e disabilitare gli stati C6 e C7. Al momento non è possibile stilare una lista dei "presunti" alimentatori problematici, dato che i produttori non riportano i valori di carico minimo dei loro modelli.
Allo stesso modo Intel non ha ancora chiarito la situazione, ed è probabile che si esporrà sul tema solo in prossimità del debutto di Haswell. Proveremo a contattare qualche produttore di alimentatori per riuscire strappare conferme sull'esistenza dei problemi o, al contrario, ottenere rassicurazioni. Restate sintonizzati.