CPU Ivy Bridge scaldano di più in overclock, Intel conferma

Intel ha fatto sapere che la temperatura più elevata mostrata dalle CPU Ivy Bridge in overclock è del tutto normale e nei parametri previsti. Il passaggio ai 22 nanometri ha aumentato la densità termica e l'interfaccia che conduce calore dal die all'heatspreader è cambiata rispetto a Sandy Bridge.

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a cura di Manolo De Agostini

La maggiore temperatura raggiunta dai processori Ivy Bridge, specie se sottoposti a overclock, è un fatto noto anche a Intel. La casa di Santa Clara ha confermato quanto rilevato nelle diverse recensioni, aggiungendo che effettivamente sta usando una tecnologia termica differente per il package sulle nuove CPU.

L'azienda fa probabilmente riferimento a quanto rilevato la settimana scorsa dal sito Overclockers.com (Ivy Bridge scalda di più forse per colpa della pasta termica), che ha notato come le unità in possesso delle varie redazioni - ma vista la conferma, anche quelle retail - siano dotate di uno strato di pasta termica (TIM, Thermal Interface Materials) tra l'Integrated Heat Spreader (IHS) e il die della CPU, anziché la saldatura fluxless, più efficace in fatto di conducibilità termica. Questo ha portato a rilevare dai 10 ai 20 gradi in più in caso di incremento delle frequenze.

Intel ha affermato che il passaggio al processo di produzione a 22 nanometri ha aumentato la densità termica, aggiungendo che tutto ciò è stato progettato consapevolmente "e incontra le aspettative di qualità e affidabilità per i processori che operano in condizioni specifiche".

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Insomma, principalmente il problema è dovuto alla densità termica superiore dei nuovi processori, ma al tempo stesso è anche vero che Intel ha modificato l'interfaccia rispetto a Sandy Bridge, passando probabilmente a qualcosa di meno efficiente. Per l'azienda è tutto regolare, ma come la prenderanno gli appassionati?

Tralasciando chi overclocca con azoto liquido o altre soluzioni estreme, coloro che si dilettano con il raffreddamento ad aria dovranno quantomeno pensare bene a quale dissipatore acquistare. La speranza è che con l'aumentare della produzione in volumi, e il passare delle revisioni, le soluzioni Ivy Bridge maturino a tal punto da mitigare questo piccolo "problema", che tuttavia non ha ripercussioni di alcun tipo in frangenti differenti dall'overclock.