Crollo delle GPU in Cina, ribassi da record per le top di gamma

I prezzi delle GPU in Cina continuano a crollare, specchio di una situazione che in generale dovrebbe preoccupare molto i produttori.

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a cura di Marco Doria

La Cina registra un nuovo record nei cali di prezzo delle GPU, con un arrivo massiccio di schede RTX 30 e RX 6000 sul mercato: con i miner che vendono in massa le proprie schede video, la situazione vede una presenza davvero massiccia di GPU in vendita a fronte di una domanda decisamente più bassa.

E nonostante né NvidiaAMD abbiano ancora ridotto ufficialmente i propri MSRP, ovvero i prezzi consigliati dal produttore, molti rivenditori stanno andando ben al di sotto di tale indice nel tentativo di liberare quanto più stock possibile, anche in vista dell'arrivo delle schede di nuova generazione.

A subire il taglio più drastico sono le top di gamma, ad esempio la RTX 3090 Ti è scesa del 38% rispetto al MRSP (parliamo di 1415 dollari statunitensi contro 2234$), mentre in ambito AMD, la RX 6900 XT è acquistabile a 744$, con un taglio del 37,5% rispetto al prezzo introduttivo che superava i 1200 dollari statunitensi.

La saturazione del mercato delle GPU, che è un po' l'opposto di quanto visto negli ultimi anni, sta preoccupando seriamente i produttori di schede video, tanto che Nvidia avrebbe tagliato gli ordini a TSMC per le RTX 4000, tra l'abbondanza di schede video usate provenienti dal settore del mining e la disponibilità ancora elevata di modelli RTX 3000 (praticamente introvabili fino a poco tempo fa, se non a prezzi molto elevati), le previsioni di vendita per le nuove generazioni potrebbero essere più cupe del previsto.

Resta da vedere se AMD e Nvidia decideranno davvero di abbassare gli MSRP e invogliare gli utenti non interessati più di tanto alle 4000 a recuperare una della generazione 3000 a un prezzo più appetibile.