Risultati: letture casuali 4 KB

Gli SSD ormai si avvicinano al terabyte, a prezzi sempre più convincenti. Abbiamo deciso di dare uno sguardo alla famiglia M500 di Crucial, mettendola a confronto con le soluzioni Samsung 840 EVO.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: letture casuali 4 KB

Tecnicamente, casuale si traduce come un accesso consecutivo che avviene a più di un settore di distanza. Su un hard disk meccanico questo può portare a latenze significative che impattano sulle prestazioni. Gli hard disk gestiscono gli accessi sequenziali molto meglio di quelli casuali, poiché le testine non devono essere riposizionate fisicamente. Con gli SSD, l'accesso distinto casuale / sequenziale è molto meno rilevante. I dati sono dove vuole il controller, quindi l'idea che il sistema operativo vede un pezzo d'informazione accanto all'altro è un'illusione.

Letture casuali 4 KB

Tutti e quattro gli M500 offrono prestazioni simili con queue depth fino a quattro, ma iniziano a divergere con otto comandi in coda. A una queue depth di 16, le differenze sono persino più pronunciate, e portano ad avere un delta di quasi 20.000 IOPS tra i modelli più capienti e più piccoli. Raddoppiando le queue depth la versione da 240 GB si affianca grossomodo alle soluzioni da 480 e 960 GB.

Persino l'M500 da 120 GB si comporta bene, se messo in confronto con l'SSD 335 di Intel. Generalmente il successore dell'm4 non può però tenere testa agli SSD di fascia superiore con queue depth più elevate. La situazione è molto più favorevole con queue depth inferiori, e questa è una buona notizia per Crucial, dato che la maggior parte dei carichi di lavoro comuni non è molto esigente.

Possiamo isolare le prestazioni massime in lettura 4 KB. C'è della differenza, ma non è rilevante. Come con le letture sequenziali, non siamo particolarmente sorpresi di vedere un delta così piccolo tra la maggioranza dei modelli in questa classifica. La differenziazione maggiore si vedrà nei test in scrittura.