Date il benvenuto a ROMA, il primo laptop con processore RISC-V

Inizialmente saranno disponibili solo 100 esemplari di questo nuovo computer portatile per sviluppatori con CPU RISC-V.

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a cura di Antonello Buzzi

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Sono stati aperti i preorder del primo notebook equipaggiato con un processore basato sul set di istruzioni open source RISC-V, chiamato ROMA, prodotto da DeepComputing e Xcalibyte in Cina. Questo è un passo in avanti importante per la community RISC-V, in quanto si tratta di un'architettura ancora poco diffusa in ambito consumer e sicuramente l'arrivo di dispositivi come i computer portatili non può che far crescere la sua popolarità.

Il notebook, equipaggiato con una CPU RISC-V quad-core, una GPU, una NPU per  l'accelerazione 3D/2D e AI, fino a 16GB di memoria LPDDR4/LPDDR4X e 256GB di SSD, è stato pensato principalmente per gli sviluppatori che realizzano software per il set di istruzioni RISC-V. Come riportato sul comunicato stampa di DeepComputing, il computer portatile utilizzerà un package SoM da 12/28 nm. Inizialmente saranno disponibili solo 100 portatili ROMA, già prenotabili. Ognuno di essi è caratterizzato da un NFT unico ed è anche possibile far incidere il proprio nome o quello della propria azienda.

Rispetto a set di istruzioni più convenzionali come x86, AMD64 e ARM, RISC-V, nonostante sia più vecchio, presenta diversi vantaggi a partire dai costi, vista la licenza open source completa. Inoltre, l'impiego di un'architettura RISC, nei confronti di quella CISC di x86 e AMD64, può offrire ottime prestazioni in determinati carichi di lavoro. Infatti, RISC (Reduction Instruction Set Computer) usa istruzioni semplici completate in un singolo ciclo di clock, il che da una parte porta all'uso di più codice per completare un'operazione, madall'altra garantisce una maggiore efficienza energetica. CISC (Complex Instruction Set Computer), invece, è il suo opposto, dato che il suo obiettivo è quello di completare i compiti nel minor numero possibile di righe di codice (e di conseguenza le istruzioni richiedono più cicli di clock per essere completate).

Al momento, i processori RISC-V sono destinati all'HPC, IA o altre attività di calcolo di alto livello, ma il passaggio a dispositivi più di uso comune, come i notebook, potrebbe espandere il loro raggio d'azione.