Conclusioni

Il Latitude X1 non è solo uno status symbol per manager rampanti. Oltre a essere piccolo, bello e in grado di suscitare sfrenate dosi di invidia, è un vero strumento di lavoro.

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a cura di Roberto Buonanno

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Conclusioni

Il Latitude X1 non è solo uno status symbol per manager rampanti. Oltre a essere piccolo, bello e in grado di suscitare sfrenate dosi di invidia, è un vero strumento di lavoro. Lo schermo è piccolo, ma Dell ha recuperato spazio utile grazie all'uso di un pannello ad alta risoluzione da 1280 x 768 pixel. La tastiera, che sfrutta per intero la lunghezza del display, ha tasti di dimensioni normali con un'ottima risposta. Nella dotazione, pur se minima, c'è tutto quello che serve per lavorare – tra cui connessioni per reti cablate e senza fili, WiFi e Bluetooth. Trattandosi di un notebook per l'utenza professionale, possiamo in ogni caso trascurare le lacune nel settore multimediale.

D'altro canto il gioiello di Dell, pur splendendo parecchio, ha i suoi difetti. Innanzitutto la batteria, che nella versione base dura veramente poco, nonostante la piattaforma Centrino, che dovrebbe garantire bassi consumi. Consigliamo di valutare l'acquisto della batteria da sei celle opzionale.

Dell non si è dovuta preoccupare di dotare il Latitude X1 di raffreddamento attivo. Nessuna ventola, quindi nessun rumore per il massimo confort acustico. Se lavorate tenendolo sulle ginocchia, il giocattolino di Dell vi scalderà per bene le gambe: piacevole in inverno, meno in estate.

Come accennato, la tastiera è ottima, d'altro canto i tasti del touchpad – che di per sé è positivo - sono troppo piccoli e duri. Il prezzo, come sempre nel caso di Dell, dipende dalla quantità di optional e dotazione che richiederete nel sistema Build On Demand. Si arriva facilmente oltre i 2000 euro, relativamente caro, ma è il prezzo da pagare per avere la portabilità massima.