Prestazioni in scrittura sequenziale con dati incomprimibili, il punto debole di SandForce

Test - SSD SandForce da 60 GB sono tutti uguali? A una prima occhiata, sì. Ma è davvero così?

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni in scrittura sequenziale con dati incomprimibili, il punto debole di SandForce

La tecnologia DuraWrite di SandForce gestisce i dati comprimibili con molta efficienza, ma ci sono casi in cui si muovono dati che non sono tali.

Prestazioni: scritture casuali, non comprimibili

Gli esempi includono la compressione di file e la crittografia

La scrittura casuale di dati incomprimibili è una delle cose peggiori che si possa chiedere a un SSD con controller SandForce. Queste operazioni presentano due ostacoli: il primo è che si tratta di dati che ignorano i potenziali vantaggi del controller, e il secondo che gli accessi casuali sono per natura più lenti di quelli sequenziali.

Ecco quindi che il Crucial m4 da 64 GB offre i valori più impressionanti con una queue depth di due o superiore. Con un solo comando in coda i controller SandForce con NAND sincrona hanno poi un vantaggio di circa 10 MB/s sugli altri concorrenti, mentre quelli con memoria asincrona sono più o meno in pareggio con il Crucial m4 e il Samsung 830.

Prestazioni: scritture sequenziali, non comprimibili

Gli esempi includono la copia e la creazione di file multimediali, la manipolazione di file compressi, la crittografia, alcuni contesti di gioco e la registrazione video.

Nemmeno la scrittura sequenziale di dati non comprimibili è amica dei controller SandForce. In teoria questo benchmark dovrebbe darci una buona idea generale sul comportamento delle interfacce NAND. E infatti vediamo che i drive formano gruppi coerenti con il tipo di memoria usata (quasi certamente le differenze dipendono dal firmware). In ogni gruppo la forbice è di solo 4 MB/s, un valore impossibile da rilevare nell'uso quotidiano.

Il Crucial m4 è un valido punto di riferimento, perché usa NAND sincrona, e il suo vantaggio fa pensare che il controller Marvell sia semplicemente più valido nella scrittura di dati sequenziali, se si esclude il fattore compressione che avvantaggia i SandForce. Il Samsung 830 da 64 GB guadagna il primo posto con una velocità nelle scritture sequenziali pari a circa 170 MB/s, più del doppio rispetto agli SSD SandForce con memoria asincrona, e il 90% più veloce di quelli con NAND sincrona.