PCMark 7 e consumi

I primi SSD mSATA si distinguevano per le dimensioni, ma non offrivano buone prestazioni. Le proposte attuali sono più simili a quelle da 2,5 pollici e per questo abbiamo provato 10 modelli di diverse capacità per fare il punto sull'evoluzione di queste soluzioni. In test i modelli Adata XPG X300, Mushkin Enhanced Atlas, Crucial m4 e OCZ Nocti.

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a cura di Tom's Hardware

PCMark 7 e consumi

Ai Crucial m4 spetta un riconoscimento. Le versioni da 128 e 256 GB offrono prestazioni molto simili, e questo è notevole perché i modelli concorrenti da 120 e 128 GB sono leggermente più lenti. Un m4 da 64 GB riesce a non sfigurare rispetto alle proposte più capienti.

Tutte le discussioni sugli altri drive sono quasi prive di significato perché il Crucial m4 da 256 GB costa meno della concorrenza. Vale la pena notare che l'OCZ Nocti è in fondo alla classifica.

Il Crucial m4 da 256 GB diventa persino più interessante se date uno sguardo ai consumi sotto carico. Scende sotto il watt, meno di qualsiasi altri SSD mSATA dell'articolo ed è seguito dagli altri due m4.

Dall'altro capo dello spettro abbiamo gli SSD con maggiore capacità dotati di controller SandForce, che usano molta più energia sotto carico. Le famiglie Adata XPG SX300 e Mushkin Enhanced Atlas non si comportano particolarmente bene.

Sono tutti abbastanza vicini in modalità idle, a eccezione dell'OCZ Nocti, che consuma davvero poca energia.