PowerMizer 3.0, tutta la performance che le vostre batterie possono permettersi

É dal 13 marzo 2003 che Ati ha introdotto, al CeBIT, la sua linea di GPU (graphics processing unit) progettate per DirectX 9, presentando la Mobility Radeon 9600. nVIDIA ha risposto con la sua GeForce FX Go 5600. Da allora, a causa di problemi di consumo e di surriscaldamento, queste GPU sono entrate nel mercato con lentezza. In questa recensione, testiamo il Toshiba Satellite 5205-S705 che monta una NVIDIA GeForce FX Go 5600 e faremo seguire, al più presto, una recensione dell'ATi Mobility Radeon 9600.

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a cura di Tom's Hardware

PowerMizer 3.0, tutta la performance che le vostre batterie possono permettersi

nVIDIA include nel chip GeForce FX Go 5600 la tecnologia PowerMizer 3.0. Lo scopo dichiarato di questa tecnologia è quello di fare si che il chip consumi sempre e solo l'energia minima necessaria per l'applicazione in esecuzione.

Oltre alle caratteristiche sulle quali l'utente non ha controllo, tipo:

  • adattamento dinamico della velocità di clock e del voltaggio
  • controllo del carico controllato dei driver (tra la CPU e la GPU)

è possibile utilizzare dei controlli per regolare la performance 3D (e di conseguenza anche il consumo), in base alle proprie necessità.

L'interfaccia utente fornisce tre settaggi:

  • performance massime
  • carico medio
  • massimo risparmio energia

PowerMizer 3.0 Enables 3D Performance and Battery Life as Needed

L'idea sulla quale è basato il software di controllo è ovvia: se la velocità di clock della GPU e della memoria video diminuiscono, il consumo di energia diminuisce.

Un risparmio anche superiore può essere ottenuto se, allo stesso modo, anche l'utilizzo della CPU viene monitorato e controllato. Non è sempre necessario infatti, che un'applicazione che fa pesante uso della grafica, o un gioco, possano disporre di tutte le parti del sistema alla massima potenza. Visto che la CPU ed il display sono comunque i maggiori consumatori di energia in un portatile, la durata delle batterie può essere considerevolmente estesa combinando questi due meccanismi.