Dodici modi sicuri per prendersi un'infezione

Abbiamo provato i più famosi antivirus gratuiti, alla ricerca del migliore in ogni condizione.

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a cura di Tom's Hardware

Dodici modi sicuri per prendersi un'infezione

Se vi trovaste nei panni di un criminale sul punto di pubblicare una nuova campagna di phising, un virus o una nuova botnet, quale sarebbe la vostra vittima ideale? Quali sarebbero le sue brutte abitudini che vorreste sfruttare? Ne abbiamo messe alcune nelle prossime pagine

1. Rifiutare gli aggiornamenti

Di tanto in tanto salta fuori un messaggio che ci chiede di scaricare e installare un aggiornamento. Può essere Windows, un programma o un plug-in, ma resta il fatto che molte persone – troppe – non aggiornano il proprio software come dovrebbero.

Eppure spesso questi aggiornamenti servono proprio a correggere vulnerabilità che sono state scoperte, anche se a volte ne aggiungono di nuove. In ogni caso, nella maggior parte dei casi aggiornare il software è la scelta più sicura, ed è preferibile attivare gli aggiornamenti automatici. Anche se è installato l'antivirus più moderno, disabilitare gli aggiornamenti automatici è come avere una fortezza senza guardie e con i cancelli aperti.

2. Vecchie versioni dei programmi ancora presenti

Simile al primo punto, un altro possibile pericolo è rappresentato dall'usare vecchie versioni di un programma. Anche se usate quelle più recenti di Java, Flash o Adobe Reader, infatti, bisogna ricordare che non tutti i programmi si aggiornano automaticamente, o cancellano i vecchi dati quando s'installa una nuova versione. Come con un software non aggiornato, la presenza di vecchie versioni insieme a quelle nuove può essere la porta da cui può passare un'infezione.

3. Disabilitare il controllo utente (UAC)

Si chiama "User Account Control", ed è il sistema che in Windows ci avvisa se un programma cerca di fare modifiche potenzialmente pericolose, da eseguire con privilegi di amministrazione. Disattivandolo non si riceve nessuna notifica, anche se il programma in questione è pericoloso. Meglio tenerlo attivo, anche perché dopo Windows Vista Microsoft lo ha resto molto meno invadente.

4. Fare doppio click su ogni cosa

C'è sempre qualcuno che non resiste alla tentazione di aprire ogni file che gli capita sotto agli occhi. Un allegato di posta elettronica? Un video con estensione .exe? Meglio andarci con i piedi di piombo, ma c'è chi proprio non può fare a meno di fare un doppio click ogni cinque minuti.

5. Scaricare, scaricare, scaricare

Un'altra cattiva abitudine è quella di scaricare ciò che troviamo in giro senza porci domande. Se non ci assicuriamo che l'origine di un file sia il sito o un mirror ufficiale, è lecito aspettarsi che nel file scaricato ci sia almeno della pubblicità inattesa, o più probabilmente dello spyware. Per non parlare dei programmi che a loro volta promettono di farci scaricare tutto gratis.

6. Pirateria, crack e keygen

La pirateria software per alcuni è una tradizione antica e onorevole. Forse lo era un tempo, ma oggi chiunque può trovare online codici di attivazione illegittimi e software piratati. Peccato che nella maggior parte dei casi tanto i file quando i siti da cui li scarichiamo sono pieni di malware.

7. Link abbreviati

Una volta i link abbreviati servivano alle riviste cartacee che volevano proporre un link lungo ai propri lettori. Questi avrebbero dovuto copiarlo a mano sul proprio computer, quindi era comodo averne una forma abbreviata.

I link abbreviati (shortlink) hanno poi accresciuto la loro popolarità grazie a social network come Facebook o Twitter, e nel tempo sono nate decine di servizi per questa funzione. Il problema è che un URL abbreviato è perfetto per nascondere un indirizzo pericoloso.

8. Reti Wi-Fi senza password

Tutti, o quasi, ormai hanno una rete Wi-Fi a casa propria. Ma perché metterci una password? Perché una rete aperta, o una che usa uno standard vecchio come WEP, è pericolosa. Non solo perché qualcuno potrebbe entrarci e infettare i nostri computer, ma anche perché l'intruso potrebbe fare cose illegali di cui poi, per via dell'indirizzo IP, dovremmo rispondere noi.

9. Navigare con privilegi di amministrazione

Ci sono molti malware e altre minacce che semplicemente non funzionano se stiamo usando un account standard sul nostro PC. La cosa migliore da fare quindi è usare quello da amministratore solo quando è strettamente necessario, e svolgere le proprie attività quotidiane con un semplice account utente.

10. Usare Windows XP

Windows XP è senz'altro una vecchia gloria, che ai suoi tempi ha incantato milioni di persone. E però ha fatto il suo tempo: recenti dati Microsoft mostrano che il 4% delle macchine con XP dotate di antivirus (considerando anche quelle senza AV sarebbe anche peggio) sono infette. Molte di più rispetto allo 0,02% delle macchine con Windows 8 a 64 bit.

È molto più facile beccarsi un virus usando XP, infatti, perché Microsoft con il più recente sistema operativo ha anche risolto diverse falle di sicurezza. Inoltre il supporto ufficiale a Windows XP finirà il prossimo aprile, e quindi il problema non potrà che peggiorare.

11. Usare sempre la stessa password

Per ogni sito che frequentiamo, bisogna registrarsi scegliendo un nome utente e una password. Il problema è che molti di noi usano la stessa combinazione ovunque, così se qualcuno scopre la password che abbiamo messo su un sito secondario e poco sicuro, avrà anche quella della posta elettronica, e magari del conto in banca. Anche usare password facili da ricordare, e quindi da indovinare, non è una buona idea.

12. Non usare un antivirus

I veri geek non usano l'antivirus, e la fuori è pieno di gente che difende con orgoglio questa idea. Così però si diventa solo dei bersagli facili, perché anche chi ha le abitudini più sicure potrebbe incappare in un sito affidabile che a sua volta è stato compromesso. A meno che non siate ricercatori che lasciano il proprio sistema indifeso di proposito, fatevi un favore e installate un antivirus. Magari uno di quelli gratuiti che trattiamo nelle prossime pagine.