DRAMeXchange, una divisione di TrendForce, ritiene che i prezzi delle memorie DRAM e NAND potrebbero salire nel breve periodo, in conseguenza del blackout che ha colpito Toshiba a metà giugno e non solo.
Vi sono infatti tensioni commerciali tra il Giappone e la Corea del Sud. Il governo giapponese ha annunciato che controllerà le esportazioni verso la Corea del Sud di tre materiali chiave usati nella produzione di semiconduttori, smartphone e pannelli OLED ed LCD.
Nonostante non si tratti di vero e proprio blocco, l'allungamento delle procedure per l'approvvigionamento dei materiali potrebbe influenzare negativamente il mercato. Negli ultimi tre trimestri i prezzi e le richieste delle memorie DRAM sono calati sensibilmente, ma ora si teme che la situazione venutasi a creare possa invertire questo processo.
Analizzando le dinamiche di mercato nelle loro varie sfaccettature, TrendForce ritiene che questa inversione avrà carattere limitato soprattutto perché i mercati "spot", dove i beni sono trattati per un uso immediato - rappresentano attualmente poco meno del 10% dell'intero settore.
Nonostante per questo mese sia previsto un aumento del prezzo dei wafer, questo non avrà ripercussioni immediate sul mercato poiché le aziende hanno una scorta in magazzino pari a due o tre mesi, nonostante i principali produttori stiano comunque limitando la produzione. Se i prezzi saliranno in futuro dipenderà dal mercato e dalle scorte.
Secondo TrendFoce, per quanto riguarda le quotazioni degli OEM per i prodotti SSD, eMMC ed UFS, i prezzi subiranno un ribasso a lungo termine nonostante l'aumento a breve termine dei prezzi delle memorie NAND.