Supporti Double-layer: pochi e costosi
Due supporti vergini di Philips e Verbatim hanno raggiunto i nostri laboratori
Dal punto di vista ottico e delle dimensioni, la generazione double-layer non è molto differente rispetto gli altri tipi di supporti. Senza etichetta, non è possibile riconoscere un DVD da un CD.
Nei negozi, sarà invece semplice notare la differenza tra un supporto double layer e un qualsiasi altro disco. Il prezzo del primo si aggirerà intorno alle 15€. Anche se questo prezzo è condannato a diminuire già nei prossimi mesi, nel periodo natalizio costeranno ancora diverse euro. Davanti a questi prezzi, la domanda sorge spontanea: abbiamo veramente bisogno di un supporto DL o potremmo utilizzare due semplici DVD single layer da 4,7GB?
La ragione dell’elevato prezzo di questi supporti non è da imputare a una scelta dei produttori, ma a un processo di produzione molto costoso. La tecnica della foto-polimerizzazione utilizzata al giorno d’oggi impiega un tempo doppio per la produzione di un DVD+R DL, rispetto ad un DVD single-layer. Inoltre, il rendimento di questo processo produttivo è di circa il 50% - in altre parole, solo uno tra due DVD DL prodotti sarà utilizzabile.
Fino a che il processo produttivo dei dischi DL non sarà migliorato, la DVD+RW Alliance ha inizialmente limitato la velocità di scrittura a 2.4x. In pratica, per masterizzare un DVD+R9 da 8.5 GB, saranno necessari circa tre quarti d’ora di tempo.
Struttura di un disco Dual Layer.
Drive: nulla di nuovo
In pratica, i produttori hanno spesso l’opportunità di utilizzare i drive e i componenti già esistenti per i modelli futuri, a volte in parte e a volte totalmente. Un esempio sono i masterizzatori 16X che sembrano molto simili ai precedenti 8x; inoltre, il prezzo di poco differente è la conferma. Sarà possibile applicare lo stesso concetto per trasformare un DVD Single Layer in Double Layer ? Praticamente la risposta è affermativa, in quanto l’ottica è capace di gestire un DVD9, il formato della maggioranza dei DVD oggi venduti.