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a cura di Manolo De Agostini

Il decreto contro la pirateriaonline o la riproduzione non autorizzata di film e musica diventalegge. «Il Parlamento hariconosciuto l'urgenza che ilgoverno ha indicato come motivo del decreto legge» diceil ministro dei Beni e delle Attivitá culturali, GiulianoUrbani, che lo ha firmato. Molte le modifiche richieste al decreto cheimpone un regime molto restrittivosulle copie non originali di video, film, cd musicali e fileInternet, ma il provvedimento, così come è statovotato, non ne tiene conto.Urbani ha però garantito che lenorme saranno modificate in alcune parti, inserendo un apposito articolo nelprovvedimento annuale sugli interventi nel settore dei beni e delleattività culturali.

CASI INDIVIDUALI - Urbanisottolinea per esempio che per gliscambi interpersonali di file «c'è bisogno di unasperimentazione perchèsiamo il primo paese europeo ad adottare misure simili». Eproprio su queto ambito, che riguarda sia i filescaricati da Internet e le copie di cdper uso personale, si era aperta la battaglia dell'opposizione. «Il decreto contro la pirateriainformatica è un decreto sbagliato nel metodo e nel merito - dice il senatore verde Fiorello Cortiana - perchè prevede ilcarcere per chi scarica un file mp3 o una film dalla rete, un bollino che di fatto bloccherebbeinternet in Italia e una tassa sui cd, masterizzatori e software chesoffocherà il nostro mercato dell'ICT. Oggi, finalmente, abbiamoconvinto anche il ministro Urbani che si è impegnato apresentare, in un articolo apposito, le necessariecorrezioni nell'imminente provvedimento sui Beni culturali che dovrebbe essere presentatomartedì». Dall'altra parte il ministro ètuttavia convinto che di misure antipriateria, in generale, «c'è molto bisogno. Èevidente però la necessità linguistica di tornare allalocuzione originaria "per fini di lucro" sostituendo l'attuale"per trarne profitto". Il governo è impegnato a cambiare inquesto senso formulazione.Accoglieremo le preoccupazioni che ci sono state presentate».Insomma, la norma nasce con un rigoretotale anche per la «piccola pirateria» individualesu Internet. Ma dovrebbe inserire tra breve lo «scopo dilucro» come discrimine e confinetra i casi «tollerati» e l'industria del falso.