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a cura di Alessandro Crea

La WiFi Alliance, l'organizzazione che si occupa di assicurare lo sviluppo di un unico standard per la banda larga senza fili, ha annunciato oggi EasyMesh, una certificazione che dovrebbe consentire di ottenere finalmente l'interoperabilità dei dispositivi wifi di brand diversi nelle reti mesh.

Queste ultime, traducibili anche come reti a maglia, sono delle strutture peer-to-peer, che non prevedono cioè un'architettura di tipo client server ma in cui ogni nodo può essere al tempo stesso trasmettitore, ricevitore o ripetitore, formando una rete teoricamente in grado di funzionare sempre, a prescindere dal fatto che uno o più nodi siano inservibili.

EasyMesh

Ovviamente una rete mesh può essere implementata in qualsiasi contesto, professionale, civile o militare e ci sono anche diversi progetti per affiancare l'attuale struttura client-server di Internet con una di tipo decentralizzato, più affidabile. È chiaro però che il primo esempio di rete mesh è soprattutto quello che si può realizzare in ambito consumer domestico, dove è possibile installare router e ripetitori nei vari ambienti, al fine di offrire una connessione wireless che sia sempre stabile ed affidabile in ogni ambiente.

Ovviamente in questo tipo di contesto l'utente non deve preoccuparsi del brand del proprio router, del proprio smartphone o del proprio notebook: a prescindere da tutto infatti essi saranno sempre compatibili. Se però il router è di una certa marca, attualmente l'utente sarà costretto a comprare un access point dello stesso produttore qualora volesse espandere la propria rete domestica e proprio questo è l'obiettivo a cui mira EasyMesh.

Con la certificazione infatti sarà possibile mescolare dispositivi diversi di marche differenti senza alcun problema, ovviamente ammesso che tutti i brand coinvolti abbiano aderito, cosa che però sarebbe appunto garantita dalla presenza della certificazione sulla confezione di vendita.