Ecco quale computer quantistico serve per bucare la crittografia di Bitcoin

Uno studio ha calcolato quanto dovrebbe essere grande un computer quantistico per fare breccia nella sicurezza di Bitcoin.

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a cura di Gabriele Scordamaglia

Oggi come oggi sentiamo parlare sempre più spesso di computer quantistici: la tecnologia continua a fare passi da gigante giorno dopo giorno, e i risultati raggiunti da questi dispositivi risultano sempre più impressionanti. Basti pensare a quel team di ricercatori che, tramite l'utilizzo di un computer quantistico, è riuscito a risolvere in 4 minuti un problema che, se "dato in pasto" a uno di quei computer che oggi collochiamo nella fascia "Prestazioni Elevate", avrebbe richiesto "solamente" 2 miliardi e mezzo di anni per essere risolto.

La scienza dunque parla direttamente con i fatti, evitando la "fuffa". E sebbene solamente il termine "quantistico" possa far pensare a qualcosa di fantascientifico, l'utilizzo di questi computer sta diventando sempre più diffuso (per chi può permetterselo, ovviamente). Uno degli ultimi studi effettuati e pubblicato su AVS Quantum Science si è incentrato sul tipo di computer quantistico necessario per aggirare la crittografia di Bitcoin. O meglio, la domanda che ci si è posti è: quali potrebbero essere le dimensioni di un computer quantistico capace di svolgere questa funzione?

Nulla di più semplice da calcolare: il team di ricercatori ha prontamente sviluppato un apposito strumento, in grado di calcolare quanto dovrebbe essere grande un computer quantistico capace di distruggere la crittografia di Bitcoin, ma anche capace di simulare la molecola responsabile della fissazione biologica del nitrogeno. Il tutto è stato calcolato prendendo ovviamente in considerazione la correzione di eventuali errori e della simulazione di più algoritmi in parallelo tramite l'aggiunta fisica di più qubit (che non è altro che il bit quantistico sul quale si basa il funzionamento di questi computer).

Il calcolo delle dimensioni è stato effettuato partendo dal principio che l'algoritmo di crittografia utilizzato da Bitcoin, tale Elliptic Curve Digital Signature, verrà per certo aggirato, in futuro, dai computer quantistici, sfruttando la finestra temporale (che varia da pochi minuti a qualche ora) che intercorre tra l'annuncio di una transazione e la sua integrazione nella blockchain. Il numero di qubit richiesto si aggira tra i 30 e i 300 milioni, il che non rappresenta un problema attualmente, considerando che i computer quantistici oggi utilizzano tra i 50 e i 100 qubit per svolgere il proprio lavoro. La notizia sorprendente riguarda però le dimensioni: quattro anni fa si è ipotizzato che per aggirare la crittografia RSA fossero necessari un miliardo di qubit, che corrispondevano indicativamente a un computer delle dimensioni di 100 metri quadri. Oggi, dopo un lasso di tempo relativamente breve, la stessa potenza di calcolo potrebbe essere "compressa" in un dispositivo grande solamente 2,5 metri quadri, rendendo il lavoro decisamente più accessibile.

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