Con un'utenza sempre più mobile i produttori cercano di migliorare l'efficienza dei componenti elettronici per permetterci di utilizzare i loro prodotti senza la paura di rimanere "a secco". Purtroppo la carica non ci basta mai e spesso ci lamentiamo che dobbiamo ricaricare il notebook, il cellulare o la console portatile.
Ma cosa facciamo quando non abbiamo una presa disponibile con annesso caricatore? Panico!
I ricercatori del Fraunhofer Institute hanno pensato di utilizzare il calore corporeo per alimentare i circuiti elettronici. Per mezzo della conversione del calore attraverso il medesimo principio dei generatori termoelettrici, i ricercatori stanno effettuando esperimenti per permetterci di ricaricare il nostro portatile in prima persona.
Attualmente i risultati non sono però incoraggianti: per far funzionare al meglio il meccanismo serve una differenza di diverse decine di gradi tra il corpo e l'ambiente, ma come sappiamo il gap reale è più contenuto. Questo comporta che si riescano a fornire circa 200 millivolt, quando invece ne servirebbero almeno uno o due.
Peccato, sognavamo già di ricare il cellulare con la sola imposizione delle mani. Invitiamo tuttavia i ricercatori a non demordere: visti gli ultimi avvenimenti nel settore delle batterie c'è poco da fidarsi!.