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a cura di Alessandro Crea

Mettere assieme affari e rispetto della privacy sul Web è un'impresa ardua, come dimostrano le recenti traversie di Facebook, ma Mozilla ha deciso di provarci lo stesso. A partire dalla versione 60 del proprio browser Firefox infatti introdurrà dei banner pubblicitari con spot tagliati sui gusti degli utenti ma, a sua detta, ciò avverrà nel rispetto della privacy degli utenti.

La funzione è attualmente in fase di test per alcuni utenti ma arriverà sul mercato statunitense a partire dal prossimo 9 maggio, per poi essere estesa, probabilmente, anche ad altri mercati. In realtà Mozilla aveva già provato una prima volta a introdurre banner sponsorizzati nel 2014, eliminandoli poi nel 2015, ma stavolta si tratta di una soluzione leggermente diversa.

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La decisione sembra avere il doppio scopo di aumentare ovviamente gli introiti e valorizzare anche il recente acquisto di Pocket, servizio che consente di salvare le pagine Web, ai cui articoli faranno riferimento le inserzioni sponsorizzate, chiamate Sponsored Stories.

In questo modo inoltre Mozilla potrà continuare a finanziare lo sviluppo del proprio browser senza favorire la concorrenza. Fino ad oggi infatti la maggior parte dei proventi giungono all'azienda da accordi stipulati con i motori di ricerca, che pagano in base al traffico generato dal browser. Tra questi ovviamente c'è Google che però sviluppando Chrome è anche un competitor.

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La cosa più interessante però riguarda il modo in cui Mozilla ha intenzione di armonizzare profilazione e rispetto della privacy degli utenti. Al momento non ci sono molti dettagli tecnici ma a quanto pare l'azienda ha intenzione di raccogliere dati statistici in forma anonima, senza che essi siano connessi a profili specifici. In questo modo dunque i dati privati non saranno forniti agli inserzionisti che riceveranno solo le statistiche basate sui dati aggregati al fine di migliorare l'efficacia della propria pubblicità.

Mozilla comunque assicura che tutto avviene lato client, quindi sul browser e che quindi l'utente resta in assoluto controllo, potendo anche disabilitare completamente la funzione, notoriamente sgradita a molti come tutti gli altri banner pubblicitari sul Web.