Firefox sta andando a fuoco, brucia star dietro a Chrome

Secondo un ex-sviluppatore di Mozilla le difficoltà di Firefox non sono colpa della concorrenza, ma di evidenti errori nella gestione degli aggiornamenti. Gli utenti ne sono infastiditi, e usano Chrome.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli aggiornamenti di Firefox ne compromettono la reputazione e gli fanno perdere utenti. Secondo lo sviluppatore Jono DiCarlo infatti la decisione di accelerare la velocità con cui escono le nuove versioni del browser è per molti un fastidio, per diverse ragioni.

"Mi piaceva Firefox, ma sono passato a Chrome perché le mie estensioni non funzionavano più" oppure "perché Firefox continuava a chiedermi di riavviarsi" si è sentito dire spesso DiCarlo, un programmatore che ha lavorato a lungo direttamente per Mozilla. Troppe volte, tante che alla fine la frustrazione lo ha spinto a scrivere un post nel quale spiega che gli aggiornamenti "a fuoco rapido" sono il più grave problema di Firefox.

Firefox osserva curioso i propri utenti

A peggiorare la situazione "molte persone hanno cercato di dirci che era una cattiva idea". Ma la decisione piovve dall'alto, e "gli utenti che evidenziavano difetti in questa politica furono etichettati come minoranza rumorosa, o vittime di una paura irrazionale verso il cambiamento", racconta DiCarlo, quasi a dire chi è causa del sua mal, pianga se stesso.

Parte del problema è nella mentalità stessa degli sviluppatori, convinti che "gli aggiornamenti siano una buona cosa", quando invece non è sempre così per chi usa i prodotti. "Solo dopo aver sentito dozzine di utenti lamentarsi di come gli aggiornamenti rapidi abbiano rovinato Firefox ho capito: pubblicare un aggiornamento è praticamente un atto di aggressione verso gli utenti", spiega Di Carlo.

È senz'altro vero che sviluppatori e appassionati spesso perdono di vista le esigenze del grande pubblico, e qualche volta si spingono così oltre da etichettare come "utonto" chi semplicemente ha bisogni diversi. Ed è anche vero che qualche volta si fa male nel tentativo di fare bene, com'è successo a Firefox nell'inseguire Chrome, almeno secondo DiCarlo.

Eppure Firefox non ha copiato una delle colonne portanti di Google Chrome, e cioè i meccanismi di aggiornamento. Chi usa il browser di Google non sa nemmeno se il browser si aggiorna oppure no, e non vive i problemi descritti sopra. Ha semplicemente un prodotto che funziona, anche se non sempre alla perfezione.

E invece "ironicamente, gestendo male gli aggiornamenti rapidi, abbiamo reso Firefox una versione inferiore di Chrome. E forzando un'infinita serie di aggiornamenti verso persone che non li volevano, le abbiamo spinte a usare Chrome; esattamente ciò che volevamo evitare".

Siete d'accordo con questo sviluppatore, Mozilla si è data la classica zappa sui piedi?