Firenze adotta l'open source per risparmiare

Il Comune di Firenze ha approvato a Bilancio il progetto di migrazione da piattaforme proprietarie a soluzioni open source: in tre anni si risparmieranno 200mila euro.

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a cura di Dario D'Elia

Il Comune di Firenze ha deciso di sposare la causa open source per alleggerire il bilancio. Il progetto di migrazione di Eros Cruccolini, esponente di Sinistra Ecologia Libertà, è stato approvato dalla Commissione Bilancio di Piazza della Signoria. Secondo il documento presentato si potrebbe ottenere "nel triennio (2009-2012) un risparmio fino a 200mila euro paragonato all'aggravio dovuto alla regolarizzazione delle licenze Microsoft".

Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze

Insomma, una buona notizia per tutti i fiorentini e per la comunità open source - che vede finalmente riconosciuto il suo impegno. "La precedente amministrazione aveva già fatto degli sforzi per mettere in campo una migrazione. È importante che anche la nuova rinnovi questo impegno nella forma e nella pratica
: oggi in Commissione si è discusso di come portare avanti il lavoro e coinvolgere i settori tecnici responsabili", ha spiegato Leonardo Maccari del Gruppo Cultura fiorentino di SEL.

Insomma, si tratta di un altro passo verso "l'indipendenza da qualsiasi piattaforma proprietaria [...], l'attivazione di un'economia locale per lo sviluppo e la gestione dei sistemi, la possibilità di introdurre collaborazioni virtuose tra amministrazioni locali".

Per prima cosa, strada aperta a Open Office: ogni ufficio può iniziare a usarlo senza bisogno di richiedere tecnici o specialisti.