Flop degli ultrabook conclamato, si dimezzano le stime

Le vendite degli ultrabook vanno molto peggio del previsto: quest'anno saranno consegnate 10 milioni di unità contro le 22 milioni preventivate. Secondo iSuppli è colpa dei prezzi troppo salati e dalla concorrenza forte di tablet e smartphone, ma forse c'è anche altro.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Quest'anno si venderanno solo 10,3 milioni di ultrabook, contro i 22 milioni che erano stati previsti. iSuppli ha dovuto dimezzare le stime troppo ottimistiche, dando per scontato il sostanziale flop della categoria di ultraportatili fortemente voluta da Intel.

Nel documento pubblicato dalla società di ricerche di mercato sono spiegate le cause di questa débâcle. "L'industria dei PC non è riuscita a creare la stessa eco mediatica che avvolge i tablet multimediali e gli smartphone" ha spiegato l'analista Craig Stice. A questo si devono poi aggiungere i prezzi troppo salati per quello che si può permettere il consumatore medio.

Le linee sottili degli ultrabook non hanno stregato i consumatori

L'osservazione di Stice va contestualizzata nell'ambito del quadro complessivo: la crisi dei computer tradizionali ha spinto Intel a creare una nuova categoria, gli ultrabook, per risollevare le vendite. Linee sottili, tempi di avvio rapidi e autonomie prolungate avrebbero dovuto, nelle intenzioni, attirare i consumatori stufi dei notebook tradizionali.

Il problema è che la crisi dei PC è la diretta conseguenza del successo di tablet e smartphone, e gli ultrabook non hanno evidentemente le carte in regola per fare la differenza, dato che la maggior parte dei modelli continua a costare circa mille euro nonostante le indicazioni di Intel.  

Le stime di vendita degli ultrabook

Questo significa che bisogna perdere le speranze? Non necessariamente. iSuppli stima che nel 2013 saranno spediti 44 milioni di ultrabook: un grande passo avanti rispetto ai numeri desolanti di quest'anno. In ogni caso la stima è molto ridimensionata rispetto alle aspettative precedenti, che erano di 61 milioni di unità. La proiezione al 2016 vede invece la diffusione di 95 milioni di unità.

Le speranze di ripresa di questa categoria di prodotti ora ruota attorno alle vendite del periodo natalizio e al traino che potrà avere l'esordio di Windows 8 a fine ottobre. Il nuovo sistema operativo di Microsoft però potrebbe anche produrre l'effetto contrario, dato che gli scaffali dei negozi saranno invasi da tablet Windows RT che al consumatore di oggi paiono decisamente più attraenti. Non a caso Stice precisa che "i produttori di ultrabook potrebbero avere problemi a trovare acquirenti al prezzo corrente vista la forte concorrenza di nuovi gadget informatici come l'iPhone 5, il Kindle Fire HD e i futuri Microsoft Surface".

L'analisi di Stice è ineccepibile, ma la sensazione è che manchi qualcosa. Da quello che leggiamo nei commenti dei nostri lettori sembra che l'ultrabook non sia la soluzione ideale per tutti, e che tanti continuino a preferire i notebook tradizionali con grafica dedicata, processori a pieno voltaggio e ampio spazio di archiviazione. Ci sbagliamo?