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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Secondo alcune fonti del giapponese Nikkei, la taiwanese Foxconn (famosa per la produzione di iPhone e altri dispositivi di vari produttori) avrebbe in programma di aprire in Cina, nella città di Zhuhai, il suo primo centro per la produzione chip.

La costruzione dell'impianto dovrebbe iniziare nel 2020 e prevederebbe un investimento di 9 miliardi di dollari, la maggior parte dei quali pagata dall'amministrazione cittadina tramite sussidi e agevolazioni fiscali. Foxconn dovrebbe inoltre formare una joint venture con la giapponese Sharp, acquistata dall'azienda taiwanese nel 2016, e l'amministrazione di Zhuhai.

Sharp è l'unica sussidiaria di Foxconn con esperienza nella produzione di microchip, ma lo sviluppo è stato interrotto nel 2010, quando si sono presentati i primi problemi finanziari. Secondo una fonte citata da Reuters sembra però che l'azienda giapponese, nonostante l'esperienza nel settore, non sia stata invitata al tavolo delle trattative tra Foxconn e l'amministrazione di Zhuhai.

Per quanto Foxconn sia desiderosa di debuttare in questo mercato, le prospettive non sono delle più rosee: secondo molti addetti ai lavori infatti l'azienda non ha le risorse necessarie, e gli impianti di produzione tendono ad essere molto costosi. Basti pensare che TSMC, azienda leader nella produzione di chip per conto terzi, spenderà 15,7 miliardi per un impianto di produzione a 5 nm e 19 miliardi per uno a 3 nm.