Galaxy 6800 XT: Dissipatore e Dual BIOS

La scheda grafica Galaxy 6800 XT offre un ottimo rapporto prezzo/prestazioni e, grazie al dissipatore Zalmam e alla funzionalità Dual BIOS, permette di condurre esperimenti di overclock in assoluta tranquillità.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Galaxy 6800 XT: Dissipatore e Dual BIOS

La 6800 XT di Galaxy è diversa dalla miriade di schede che siamo abituati a vedere, complice il dissipatore non standard, molto diverso da quello di riferimento NVIDIA.

Clicca sull'immagine per ingrandirla

Clicca sull'immagine per ingrandirla

Il PCB è invece quello classico, dotato del connettore PCI Express e quello SLI. Il pannello posteriore mette a disposizione un doppio connettore DVI, scelta che offre la migliore connettività.

Il dissipatore utilizzato per questa scheda è prodotto da Zalman, ed è venduto anche separatemente da quest'ultima azienda.

La particolare forma di mezzaluna conferisce alla scheda un look senz'altro più interessante rispetto alle versioni classiche, aumentando conseguentemente anche il potenziale di raffreddamento. Tuttavia, la ventola non è tra le più silenziose, anche se la rumorosità non raggiunge mai livelli esasperanti.

Gli otto moduli di memoria, posti solo sul lato frontale del PCB, sono dotati di piccoli dissipatori passivi ad alette, che svolgono egregiamente il loro dovere.

La funzionalità che distingue questa e altre schede Galaxy è il DualBIOS. Questa tecnologia è pensata essenzialmente per gli overclocker, che d'ora in avanti potranno condurre i loro esperimenti senza preoccuparsi troppo di un overclock troppo spinto.

Connettore per Dual BIOS

Interruttore per selezionare il BIOS

Se si provano infatti frequenze che vanno oltre la capacità fisica dei componenti, potrebbe capitare di corrompere il BIOS rendendo la scheda inutilizzabile. Grazie alla presenza di un secondo chip BIOS, nel caso di danneggiamento del primo, si potrà tramite un interruttore avviare la scheda dal secondo BIOS, permettendo successivamente di flashare una copia funzionante sul primo chip.

Un'ultima interessante caratteristica consiste nell'implementazione sul PCB di un piccolo altoparlante piezoelettrico, collegato direttamente ad un sensore temperatura, che invierà un suono di allarme al raggiungimento dei 75 °C.