GeForce 337.50 Beta per migliori prestazioni: ecco la prova

I nuovi driver Nvidia GeForce 337.50 Beta migliorano le prestazioni con i videogiochi in modo netto, in certi casi. Abbiamo svolto alcune prove.

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a cura di Manolo De Agostini

Nvidia ha reso disponibili i driver GeForce 337.50 Beta, oltre al software GeForce Experience in versione 2.0. La novità rilevante sono proprio i driver, definiti dall'azienda "DirectX Update", perché ritenuti un importante aggiornamento, tale da fare ombra persino all'API Mantle di AMD e introdurre, anche se in senso figurato, parte delle novità che saranno il fiore all'occhiello delle prossime DirectX.

La casa di Santa Clara ha infatti lavorato per ridurre il cosiddetto CPU overhead, e grazie ad alcune ottimizzazioni è riuscita a ottenere importanti incrementi prestazionali. Nvidia afferma che questi driver introducono "un miglioramento fino al 64%" con configurazioni a singola GPU e "fino al 71% con i sistemi SLI". L'azienda ha distribuito alcune slide a corredo di queste parole.

Per metterli alla prova abbiamo svolto alcuni test. La differenza principale tra il nostro sistema di test e quello di Nvidia è la CPU. La casa di Santa Clara ha usato un processore Core i7-3960X, mentre nel nostro caso abbiamo svolto i benchmark su una CPU Core i7-4770K.

L'incremento prestazionale in Full HD con Battlefield 4 e Tomb Raider si dimostra coerente con le affermazioni di Nvidia. Heaven Benchmark di Unigine ha invece prodotto un frame rate medio inferiore di 0,2 FPS lungo tre sessioni di test, ma è una differenza che ricade nel margine d'errore. La più sorpresa più grande è stata Star Swarm, dove abbiamo ravvisato un grande incremento prestazionale - quasi del 60% - molto più alto rispetto al 21% dichiarato dalla casa di Santa Clara. Per essere sicuri del dato abbiamo rieffettuato la prova tre volte, ottenendo lo stesso risultato. È possibile che il maggiore incremento prestazionale sia dovuto alla CPU meno potente.

A 2560x1440 pixel le prestazioni hanno seguito lo stesso trend del Full HD, con Tomb Raider e Battlefield 4 che godono di un buon incremento prestazionale. Anche il benchmark Heaven di Unigine si è comportato come da previsioni. Sfortunatamente non avevamo un'altra GTX 780 Ti a disposizione, quindi non abbiamo potuto eseguire i test in SLI. Sulla base dei dati raccolti saremmo propensi a immaginare incrementi prestazionali persino superiori a quelli a singola GPU, in quanto s'incappa più facilmente nel collo di bottiglia della CPU con più schede video in parallelo.

Abbiamo anche effettuato una serie di test su un sistema con CPU Core i7 4770 e GTX 770, ravvisando risultati simili con Star Swarm. Con Thief abbiamo invece rilevato un incremento prestazionale minimo: siamo passati da 47 FPS medi con i driver 335.23 WHQL a 48,3 FPS con la nuova release, ovviamente con il gioco tutto al massimo in Full HD.

In conclusione possiamo dire che i GeForce 337.50 Beta sono una grande release di driver, una delle più importanti da diverso tempo a questa parte. Nvidia puntava a mettere in ombra la nuova API Mantle di AMD, facendo notare come sia possibile ottimizzare ulteriormente i driver per ottenere miglioramenti comparabili. Operazione riuscita, ma va detto che senza Mantle forse Nvidia non avrebbe riposto così tanta attenzione ai driver. Insomma, alla fine a vincere sono i videogiocatori e questo è ciò che conta.

Parallelamente ai nuovi driver Nvidia ha presentato GeForce Experience 2.0, che consente di ottimizzare oltre 150 titoli. Questa versione porta ShadowPlay e GameStream sui notebook. ShadowPlay vi permette di registrare il vostro gameplay impegnando l'encoder H.264 della GPU sgravando il processore centrale da questo compito. La GPU, molto più efficiente per questo compito, riesce a gestire il carico più rapidamente e con minor dispendio di energia. ShadowPlay è supportato dalle GPU GTX 700M, GTX 800M e anche dalle proposte GTX 680M, 675MX e 670MX.

GameStream consente invece lo streaming dei videogiochi riprodotti sul notebook/PC tramite rete Wi-Fi sulla console SHIELD, che purtroppo non è ancora disponibile nel nostro paese. Infine ecco la tecnologia Battery Boost, che secondo Nvidia può raddoppiare in modo automatico l'autonomia della batteria durante il gaming. "Anziché spingere ogni componente del notebook al massimo, Battery Boost punta a un determinato frame rate, ad esempio 30 FPS", anche se gli utenti potranno gestire tale impostazione per impostare gli FPS desiderati.

I driver operano quindi per gestire CPU, GPU e memoria in modo che assicurino tale risultato, operando al massimo dell'efficienza. "Al di là del sistema relativo al frame rate, ci sono una varietà di tecnologie incorporate in Battery Boost, ma non intendiamo divulgare ulteriori informazioni". Battery Boost funziona con la tecnologia Optimus, anzi sono complementari.