GeForce con tensioni sotto controllo per evitare figuracce

Nvidia ha fissato dei paletti alle schede video personalizzate dai produttori. Devono rispettare determinati parametri, soprattutto a livello di tensione, altrimenti perdono la garanzia. Per questo motivo alcune schede, come la GTX 680 Classified di EVGA, dicono addio ad alcune caratteristiche peculiari.

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a cura di Manolo De Agostini

Nvidia ha confermato di aver imposto dei limiti precisi entro i quali i produttori possono modificare i parametri vitali delle loro schede video personalizzate, sia attraverso il software che l'hardware. La risposta dell'azienda segue la notizia della perdita del connettore EVBot da parte GTX 680 Classified di EVGA e i conseguenti interrogativi nati tra gli appassionati.

Bryan Del Rizzo, Senior PR Manager di Nvidia, ha spiegato al sito Bright Side of News che tutto rientra all'intero di un programma chiamato Green Light, creato per assicurare che tutte le schede GTX sul mercato abbiano temperature, rumorosità e altri parametri all'interno di determinati livelli. Per determinarlo, Nvidia riceve e testa i design creati dai propri partner. In passato non sono mancati casi di rotture dovute a tensioni un po' troppo spinte impostate dai produttori, con un conseguente danno d'immagine per tutto l'ecosistema che ruota attorno ai chip Nvidia.

"Ridurre gli RMA (riparazione o sostituzione di un prodotto, NdR) non è mai stato l'obiettivo di Green Light. Supportiamo l'overvolt fino a un certo limite sui nostri prodotti e aver fissato una specifica per la massima affidabilità ha lo scopo di proteggere la vita delle schede. Non vogliamo vedere clienti delusi se la loro scheda muore entro un anno o due dall'acquisto perché la tensione era stata aumentata troppo".

Nvidia ha deciso che i produttori devono scegliere tra due possibilità, se così possiamo definirle. La prima è seguire le specifiche operative stabilite e avere piena garanzia da parte dell'azienda, mentre la seconda è la strada più ardita, ovvero permettere che la GPU operi al di fuori dei parametri e perdere la garanzia di Nvidia. Per garanzia si intende quella che intercorre tra Nvidia e il produttore, e non ha niente a che fare con quella offerta al consumatore finale.

"Sta al produttore decidere cosa fare. La loro scelta non impatterà sulla distribuzione dei chip", ha sottolineato Del Rizzo. Casi come quello di EVGA sono frutto di un cambio di rotta del produttore, che dapprima ha pensato di fare a meno della garanzia, proponendo la GTX 680 Classified con EVBot, mentre successivamente è ritornato sui propri passi. D'altronde è risaputo che i costi di RMA spesso non sono gestibili senza l'aiuto della "casa madre".

La situazione è quindi molto chiara e Nvidia continua a essere a favore delle schede personalizzate, ma con parametri fino a un certo limite. I produttori che desiderano realizzare qualcosa di più spinto possono farlo, ma l'azienda non risponderà di eventuali problemi. Una posizione che per quanto concerne la casa di Santa Clara non fa una grinza e che, oggettivamente, va a interessare solo una piccolissima fetta del mercato, quella degli appassionati che armeggiano pesantemente con la scheda video e che hanno il portafogli gonfio.

Noi geek però siamo un po' come gli appassionati di auto, amiamo vedere anche i super-bolidi che non ci possiamo permettere. Forse a questo riguardo rischiamo di perdere qualcosa, un sogno, un'idea o la semplice curiosità di andare oltre i limiti, insita da sempre nell'animo umano.