GeForce GT 610, GT 620 e GT 630 sono le nuove schede video di Nvidia per la fascia bassa. Chiamarle nuove non è propriamente corretto, perché come avrete già intuito si tratta del classico e fastidioso rebranding di schede precedenti come la GT 520 e le soluzioni GT430 e GT 440. Insomma non c'è un chip Kepler sotto i dissipatori, ma un caro e vecchio Fermi, che sembra proprio volerci fare compagnia ancora a lungo.
La GeForce GT 610 è basata su GPU GF119 con 48 CUDA core. La frequenza del core è pari a 810 MHz, quella degli shader è di 1620 MHz e la memoria (512 MB, 1 GB o 2 GB) ha frequenza variabile a seconda dell'azienda che realizzata il prodotto, del quantitativo e soprattutto del tipo di memoria usata. Il bus è a 64 bit.
La GeForce GT 620 è basata sulla GPU GF108, e così la soluzione GT 630. Entrambe hanno quindi 96 CUDA Core. Il core della GT 620 lavora a 700 MHz (shader a 1400 MHz) mentre la memoria è impostata a 1066 MHz, sia nei modelli da 1 che da 2 GB. Il bus è a 64 bit.
La GPU della GT 630 opera invece a 810 MHz, gli shader a 1620 MHz e la memoria è variabile, poiché i produttori prevedono soluzioni con 1, 2 e 4 GB di memoria, immaginiamo anche di tipo di differente. La scheda ha un bus a 128 bit.
Nulla di nuovo sotto il sole: si tratta di schede da 40 a 60 euro di cui in molti possono fare a meno, dato che le GPU integrate nei processori possono gestire la quasi totalità delle operazioni multimediali. Chi ama giocare, non si rivolge certo a questi prodotti. E visto che il cambio di nome potrebbe ingannare, fate attenzione in fase di acquisto.