GeForce GTX 750 Ti a febbraio, Maxwell a 28 nanometri?

Nvidia potrebbe introdurre una nuova scheda video a breve. Si dovrebbe chiamare GTX 750 Ti e dovrebbe essere basata su una GPU Maxwell. Quanto al processo produttivo si parla ancora dei 28 nanometri.

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a cura di Manolo De Agostini

A febbraio debutterà la GeForce GTX 750 Ti, una nuova scheda video di Nvidia che dovrebbe essere basata sulla nuova architettura Maxwell. Il nome di questa scheda - pensata per sostituire la GTX 650 Ti Boost - circola dall'anno scorso e il suo debutto era dato per imminente, ma i fatti ci hanno dimostrato il contrario. Adesso le voci sull'arrivo di questa proposta ritornano in auge, accompagnate dal fatto che sarà basata sul nuovo progetto.

Non è chiaro se la GeForce GTX 750 Ti sia nata come una scheda video basata su una GPU Kepler, poi cancellata in favore di una versione con Maxwell, oppure nasca direttamente con una nuova GPU, ma poco importa. Qualche giorno fa sono circolate indiscrezioni sul debutto di un nuovo core grafico chiamato GM117, una soluzione Maxwell che però sembrerebbe di fascia bassa, forse inadatta per una GTX 750 Ti. Non conoscendone le caratteristiche tecniche, tuttavia, non possiamo saperlo.

Inoltre aspettiamo di capire quali sono le intenzioni di Nvidia sui nomi delle schede video. La serie GTX 700 è in campo da diverso tempo e tutti i modelli usciti sinora sono basati su architettura Kepler. La commistione di più architetture all'interno di una stessa serie potrebbe magari creare un po' di confusione tra i consumatori, anche se in fin dei conti sono le prestazioni che contano.

In ultimo sembra che la GPU della GeForce GTX 750 Ti sarà realizzata nuovamente a 28 nanometri. TSMC ha iniziato la produzione di volumi a 20 nanometri, ma non nei tempi giusti per la nuova scheda video di Nvidia. Rimane comunque molto probabile, allo stato dei fatti, che più di una scheda dell'azienda californiana in arrivo quest'anno sarà basata sul processo produttivo più avanzato.

Per ora dell'architettura Maxwell sappiamo ben poco. Si tratterà della prima architettura con Unified Virtual Memory per permettere alla GPU e alla CPU di condividere l'address space. L'integrazione hardware aiuterà a migliorare la gestione della memoria e a ridurre l'overhead. Si ritiene inoltre che le soluzioni Maxwell integreranno una CPU Denver sul PCB per una migliore gestione del carico GPGPU, che passerà dalla CPU ai core ARM, ma non solo. Al momento però non ci sono dettagli sicuri, quindi non ci resta che attendere informazioni più precise.