Google sostituirà Webkit con Blink, un nuovo motore di rendering per Chrome. Una decisione che, come spiegato sul blog di Chromium, necessaria per migliorare le funzioni di Chrome e la crescente complessità del browser. Webkit sarà la base del progetto, ma nulla di più.
"Non è stata una decisione facile. Sappiamo che l'introduzione di un nuovo motore di rendering può avere implicazioni significative per il Web. Ciò nonostante crediamo che molti motori – così come molti browser – stimoleranno l'innovazione, e nel tempo renderanno l'intero ecosistema web più sano", ha commentato Adam Barth.
Molti osservatori hanno rilevato poi come questa novità allontani ulteriormente Apple e Google, visto che finora Webkit è stato un punto in comune tra Chrome e Safari. Le due aziende infatti hanno lavorato congiuntamente allo sviluppo di questo motore di rendering, ma a partire da ora procederanno su due strade diverse.
Google vuole massima indipendenza nello sviluppo, nella creazione di novità, nelle correzioni e nei miglioramenti. Lo sviluppo di Webkit è diventato una bestia troppo complessa da gestire, mentre per Chrome si preferisce un controllo più diretto e leggero: è questa, più che una generica rivalità con Apple, ad aver fatto nascere Blink – come illustra lo sviluppatore Alex Russel.
L'arrivo di Blink, poi, non riguarda solo Google Chrome. Gli altri produttori di browser che si affidano a Webkit dovranno infatti prendere una decisione: restare con Apple o seguire Google. Opera ha già scelto di usare Blink, ma anche Amazon e Samsung dovranno fare lo stesso.
Il cambiamento di Google Chrome tuttavia non potrà essere completo al 100%: La versione per iOS (iPhone e iPad) infatti dovrà continuare a usare Webkit, perché questa è l'unica possibilità ammessa da Apple. A meno che Apple non cambi le proprie politiche (quasi impossibile al momento) Google dovrà giocoforza mantenere l'attuale versione di Chrome per iOS, oppure rinunciarci del tutto.