Google Chrome sceglie il motore Blink e abbandona Webkit

Google ha scelto di crearsi in proprio un motore di rendering per Chrome. si chiamerà Blink e prenderà il posto di Webkit. L'azienda vuole più libertà d'azione rispetto a quella che ha sviluppando insieme ad Apple.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google sostituirà Webkit con Blink, un nuovo motore di rendering per Chrome. Una decisione che, come spiegato sul blog di Chromium, necessaria per migliorare le funzioni di Chrome e la crescente complessità del browser. Webkit sarà la base del progetto, ma nulla di più.

"Non è stata una decisione facile. Sappiamo che l'introduzione di un nuovo motore di rendering può avere implicazioni significative per il Web. Ciò nonostante crediamo che molti motori – così come molti browser – stimoleranno l'innovazione, e nel tempo renderanno l'intero ecosistema web più sano", ha commentato Adam Barth.

Molti osservatori hanno rilevato poi come questa novità allontani ulteriormente Apple e Google, visto che finora Webkit è stato un punto in comune tra Chrome e Safari. Le due aziende infatti hanno lavorato congiuntamente allo sviluppo di questo motore di rendering, ma a partire da ora procederanno su due strade diverse.

Google vuole massima indipendenza nello sviluppo, nella creazione di novità, nelle correzioni e nei miglioramenti. Lo sviluppo di Webkit è diventato una bestia troppo complessa da gestire, mentre per Chrome si preferisce un controllo più diretto e leggero: è questa, più che una generica rivalità con Apple, ad aver fatto nascere Blink – come illustra lo sviluppatore Alex Russel.

L'arrivo di Blink, poi, non riguarda solo Google Chrome. Gli altri produttori di browser che si affidano a Webkit dovranno infatti prendere una decisione: restare con Apple o seguire Google. Opera ha già scelto di usare Blink, ma anche Amazon e Samsung dovranno fare lo stesso.

Il cambiamento di Google Chrome tuttavia non potrà essere completo al 100%: La versione per iOS (iPhone e iPad) infatti dovrà continuare a usare Webkit, perché questa è l'unica possibilità ammessa da Apple. A meno che Apple non cambi le proprie politiche (quasi impossibile al momento) Google dovrà giocoforza mantenere l'attuale versione di Chrome per iOS, oppure rinunciarci del tutto.